ROBERTO BORGIONI
Cronaca

Umbria Pride con 50 associazioni. "Lottiamo per diritti e pari dignità"

Sabato il grande corteo nel centro storico di Perugia con movimenti, studenti, sindacati e forze sociali. "Saremo in migliaia per dare un segnale forte anche alla politica cittadina e regionale: stop discriminazioni"

L’Umbria Pride dell’anno scorso per i diritti civili

L’Umbria Pride dell’anno scorso per i diritti civili

Perugia, 31 maggio 2024 – Tutto pronto per il grande corteo dell’Umbria Pride che domani attraverserà le strade e le piazze del capoluogo regionale. Attese migliaia di persone in quella che si prospetta l’edizione più partecipata di sempre. "Scendere in piazza quest’anno è ancora più importante – dichiara Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos e portavoce di Umbria Pride – Viviamo in un paese dove se una personalità se ne esce con espressioni violente, omofobe e sessiste, invece di ricevere una forte condanna unanime e trasversale viene candidato al Parlamento Europeo.

E questo è solo l’aspetto più evidente dei tanti attacchi che la comunità LGBTQIA+ sta subendo, anche da parte del Governo di Giorgia Meloni. Dal tentativo di criminalizzare le famiglie arcobaleno, con il disegno di legge sul reato universale per la GPA, alle continue ingerenze sui percorsi di affermazione di genere per le persone trans, fino alla mancata firma alla proposta UE sui diritti LGBTQIA+".

Sono oltre 50 le organizzazioni e realtà del territorio regionale che hanno dato la propria adesione al manifesto politico dell’Umbria Pride 2024. Associazioni studentesche, ambientaliste, sindacati, associazioni femministe, realtà del sociale e partiti e movimenti politici saranno in piazza per chiedere pari diritti e pari dignità per tutte le persone aldilà dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere. "Il corteo di domani sarà un segnale forte anche per la politica cittadina e regionale – conclude Bucaioni –Con le elezioni amministrative alle porte, ci sono candidate e candidati che non hanno detto una singola parola sui diritti civili e su quello che intendono fare per contrastare discriminazioni e violenze contro le persone gay, lesbiche, bisessuali, trans* e intersex".