
L’amministrazione riconosce loro oltre 131mila euro come saldo delle spese di difesa sostenute nei procedimenti giudiziari aperti
Mentre il Consiglio comunale vota il primo bilancio consuntivo con l’azzeramento del disavanzo tecnico, il Comune salda le spese legali degli ex dipendenti coinvolti nel caso “buco di bilancio“. Con apposita determinazione dirigenziale, pubblicata all’albo pretorio, l’ente ha impegnato 131.962,69 euro "quale rimborso spese di difesa nel procedimento avanti alla Corte di Appello di Perugia che vedeva coinvolti i tre ex dipendenti". Il saldo delle spese legali arriva ad un anno esatto dalla sentenza di assoluzione dell’ex dirigente finanziario, di un funzionario e di una dipendente coinvolti insieme ad altri colleghi nel procedimento penale. Tutti assolti anche gli amministratori pubblici, l’allora sindaco Daniele Benedetti e l’assessore al bilancio Paolo Proietti che insieme gli stessi dipendenti del Comune erano stati citati anche dinnanzi alla Corte dei Conti. Una vicenda durata oltre dieci anni perché il buco di bilancio fu denunciato nel 2013, fu accertato il disavanzo tecnico ma a livello di responsabilità si è trasformato in un buco nell’acqua. Dopo il danno però è arrivata anche la beffa perché il Comune, come previsto per legge, si è dovuto accollare anche tutte le spese legali delle persone coinvolte nei due procedimenti. Gli amministratori pubblici ed alcuni dipendenti sono già stati risarciti delle spese legali e quello relativo all’ex dirigente finanziario, al funzionario, alla dipendente del settore finanziario è l’ultimo atto di una vicenda che al comune è costataoltre 131mila euro. L’ammontare complessivo delle spese legali non è noto, ma è almeno doppio rispetto alla cifra prevista nell’ultima determinazione dirigenziale.