"Un Cpr qui?. Solo voci infondate"

"Un Cpr qui?. Solo voci infondate"

"Un Cpr qui?. Solo voci infondate"

PIETRALUNGA – "La prefettura, contattata direttamente dal sottoscritto, ha smentito l’ipotesi che si stia considerando Pietralunga come sede per la realizzazione del Cpr". Parole del sindaco del borgo altotiberino Mirco Ceci (nella foto), che insiste: "A Pietralunga non ci sono le condizioni per un Centro di permanenza per rimpatri". Il riferimento è al terreno confiscato alla mafia, attualmente gestito dalla Cooperativa Paneolio sotto l’egida di Libera di don Luigi Ciotti e sede, tra le altre cose, dei "campi antimafia" dedicati ai giovani.

"Sono solo voci senza sostanza – spiega ancora Ceci a Umbria24 – non confermate dalle istituzioni e prive di ogni fondamento in quanto mancano i presupposti per la realizzazione di un Cpr". Ed ancora:"Il terreno è in mano a un privato e quindi indisponibile per l’amministrazione comunale. In secondo luogo la zona non è servita: mancano i servizi fondamentali di collegamento viario, di garanzia di ordine pubblico e di natura sanitaria. Ci sono poi una serie di vincoli ambientali che valgono per i cittadini e credo anche per altri soggetti e che non consentirebbero neppure l’alloggiamento di strutture quali container o simili. Infine non ci sono né servizi elettrici né idrici". Anche Umbertide si è nettamente opposta alla realizzazione di un Cpr (nella zona di Calzolaro), con il sindaco che aveva liquidato la faccenda come "voce senza fondamento", sottolineando come già la città stesse affrontando l’emergenza del terremoto, più che impegnativa.

Pa.Ip.