REDAZIONE UMBRIA

Un feroce bracconaggio ittico. Tre i quintali di pesci morti

BASCHI I carabinieri forestali umbri e quelli della sezione operativa antibracconaggio alt...

Un feroce bracconaggio ittico. Tre i quintali di pesci morti

I carabinieri forestali umbri e quelli della sezione operativa antibracconaggio altamente specializzati in materia, hanno individuato lungo il fiume Tevere, nel territorio comunale di Baschi, quattro cittadini rumeni che, con due gommoni, che erano intenti alla pesca illegale di carpe, carassi e siluri. Nell’ipotesi investigativa dei carabinieri forestali, l’uccisione degli animali è stata provocata dall’uso di due elettrostorditori rudimentali, metodo capace di procurare gravi sofferenze ed agonie prima del sopraggiungere della morte degli esemplari.

I militari hanno effettuato perquisizioni veicolari e domiciliari nei confronti degli indagati; sono stati sequestrati più di tre quintali di pesce morto (carpe, carassi, siluri), due gommoni, remi, retini da pesca, due elettrostorditori, cavi elettrici, batterie e un autoveicolo utilizzato per il trasporto di pesce e attrezzatura. Sono stati denunciati alla magistratura, in totale, cinque cittadini rumeni residenti o domiciliati nel comune ternano, per concorso, a vario titolo, in uccisione di animali, bracconaggio ittico, porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Era da molto tempo che i pescatori della zona di Corbara denunciavano la presenza di pescatori di frodo stranieri che imperversano lungo le sponde del Tevere e soprattutto sulle rive del lago di Corbara, dedicandosi all’attività ittica con metodi non consentiti oltre a lasciare le spiagge del lago ricoperte di tantissimi rifiuti di ogni tipo."Il bracconaggio ittico - sottolineano i carabinieri – si caratterizza per la ferocia predatoria, per mezzo di metodi di pesca massivi ed irregolari: la pesca illegale contribuisce al degrado ambientale, minacciando la biodiversità dell’ecosistema fluviale".