CLAUDIO LATTANZI
Cronaca

Un ospedale rimasto senza ortopedico

ORVIETO Proibito, o perlomeno fortementesconsigliato, infortunarsi nel fine settimana. Meglio rinviare ad altri giorni eventuali fratture e lesioni. Anche...

ORVIETO Proibito, o perlomeno fortementesconsigliato, infortunarsi nel fine settimana. Meglio rinviare ad altri giorni eventuali fratture e lesioni. Anche...

ORVIETO Proibito, o perlomeno fortementesconsigliato, infortunarsi nel fine settimana. Meglio rinviare ad altri giorni eventuali fratture e lesioni. Anche...

ORVIETO Proibito, o perlomeno fortemente sconsigliato, infortunarsi nel fine settimana. Meglio rinviare ad altri giorni eventuali fratture e lesioni. Anche ieri, domenica, l’ospedale infatti non aveva un ortopedico in servizio. Sulla piccola pianta organica dei tre ortopedici che lavorano al Santa Maria della Stella (foto), nessuno era disponibile e, ad inizio turno di prima mattina, i medici del pronto soccorso hanno ricevuto l’indicazione di non disporre eventuali ricoveri nel reparto perché sarebbe stato impossibile operare o effettuare altre attività, a causa dell’assenza dei medici. Una condizione che la dice lunga sul clima di emergenza continua nel quale è ormai precipitato l’ospedale di Orvieto, ma non si tratta certo di una novità dal momento che anche lo scorso mese era stato necessario trasportare all’ospedale di Foligno una donna, piuttosto avanti con gli anni, a cui era stata riscontrata la rottura del femore. Non avere l’ortopedico in servizio, per motivi legati a ferie o malattie dei tre professionisti disponibili, comincia insomma ad essere la normalità in una struttura che fa i conti con gravi carenze di personale. La tendenza a chiudere i reparti diventa una necessità inevitabile a fronte dell’impossibilità di garantire i servizi come, del resto, si era dovuto ampiamente riscontrare anche l’estate scorsa, quando erano stati chiusi dei servizi perché non era possibile garantire i livelli di base ed erano arrivati ad Orvieto alcuni chirurghi dall’ospedale di Terni per tamponare le attività ordinarie. La situazione è grave e generalizzata. Il Comitato per la salute pubblica sta ricevendo tante segnalazioni di persone a cui la vaccinazione è stata fatta slittare a febbraio dall’ospedale. Il distretto sanitario orvietano è quello che in Umbria registra il maggior numero di prestazioni arretrate, con il maggior ricorso alle prestazioni private. Cla.Lat.