PERUGIA
Il partito più forte, come si temeva, è stato quello dell’astensione. E pure con un margine molto largo. Quasi un umbro su due ha deciso di non andare a votare per questa tornata delle elezioni regionali, facendo segnare un calo di oltre il 12 per cento rispetto alla stessa consultazione del 2019 e – di conseguenza – il peggior risultato della storia. L’affluenza definitiva alla consultazione in Umbria, al termine dello scrutinio di tutte le mille sezioni, è stata del 52,30. Un dato molto più basso delle precedenti elezioni regionali, quando il risultato alla chiusura delle urne fu del 64,69. Peraltro, nel 2019 si votò soltanto la domenica, mentre quest’anno i seggi sono rimasti aperti anche dalle 7 alle 15 di ieri.
Sia la provincia di Perugia che quella di Terni hanno comunque superato la soglia del 50%: In quella di Perugia il dato è stato del 53,02 (contro il 65,03 nel 2019) e del 50,16 nella provincia di Terni (62,73 cinque anni fa).
Netta la diminuzione dell’afflusso ai seggi anche rispetto alle Europee e Comunali del giugno scorso, quando in Umbria si recò alle urne il 60,81% per le Europee (provincia di Perugia al 62,94% e quella di Terni al 54,66%). Ancora superiore, nel capoluogo, il dato per le Comunali, quando a Perugia il risultato finale fu del 65,84% di votanti nella sfida tra Vittoria Ferdinandi e Margherita Scoccia, poi risolta nel seccessivo ballottaggio.
L’Umbria, in termini di partecipazione al voto, ha comunque fatto meglio dell’Emilia Romagna, andata alle urne in contemporanea. In quella regione la percentuale si è fermata al 46,42%, con un tracollo di oltre venti punti rispetto alla precedente consultazione. Nelle principali città della Regione questi i risultati: Perugia ha fatto registrare il 55,60, facendo nettamente meglio di Foligno (51,76) mentre Terni è maglia nera non avendo raggiunto nemmeno la soglia del 50 per cento di votanti (46,72). Tra i territori con le performance migliori Cannara, Marsciano e Fratta Todina, che ha fatto segnare il record del 66,93. E infine il derby tra i due comuni di provenienza di Stefania Proietti e Donatella Tesei: Assisi e Montefalco, le città che le due hanno governato, non si sono scaldate più di tanto. Assisi si è fermata al 56,72 di affluenza, Montefalco ha fatto pure peggio facendo bloccare il conteggio al 56,31%.