![L’Allegoria dell’Umbria L’Allegoria dell’Umbria](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YmYzNTBmNjItMzcwMS00/0/una-matrona-romana-di-5-metri-in-marmo-botticino.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L’Allegoria dell’Umbria
Avete mai sentito parlare dell’Altare della Patria? È il Monumento a Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, situato a Piazza Venezia. È stato ideato nel 1870 come mausoleo del sovrano che però non voleva che fosse eretto prima della sua morte. Quindi, soltanto nel 1885, iniziò la costruzione con Giuseppe Sacconi come capo progetto. Il monumento è diventato Altare della Patria solo dopo la Prima Guerra Mondiale, quando il corpo del Milite Ignoto fu posto davanti alla statua del sovrano per simboleggiare tutti i caduti della guerra.
Ma cosa c’entra l’Altare della Patria con Elmo Palazzi? In questo monumento ci sono le allegorie di sedici regioni: ne mancano quattro perché in quegli anni ancora il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia, la Valle d’Aosta e il Molise non facevano parte dell’Italia. Le regioni sono rappresentate come figure femminili e l’Allegoria dell’Umbria è stata realizzata proprio dal nostro concittadino! Sembra una guerriera o una matrona romana e ha il volto coperto da un velo. Ha in una mano una spada, mentre nell’altra tiene una patena, cioè un piattino ricollegabile a santi umbri come San Francesco o San Benedetto da Norcia oppure anche al Tevere. L’Allegoria dell’Umbria è alta oltre cinque metri ed è fatta nel candido marmo botticino. Una copia in gesso è nel palazzo del Consiglio Comunale di Città di Castello, mentre in pinacoteca c’è il bozzetto.