Erano molto diverse tra loro per età, cultura ed esperienze politiche, ma unite dalla volontà di costruire un’Italia nuova e democratica, in cui i diritti delle donne fossero finalmente riconosciuti. Sono le “Madri Costituenti“, 21 donne che hanno scritto un pezzo fondamentale della democrazia. Da ieri a Città di Castello è possibile visitare la mostra itinerante a loro dedicata che è ospitata a turno in due scuole: l’Istituto Patrizi-Baldelli-Cavallotti e l’Istituto Franchetti Salviani. Il progetto nasce dall’iniziativa portata avanti da Spi Cgil Alto Tevere e Anpi Città di Castello, insieme all’associazione Toponomastica Femminile. Ieri l’esposizione è stata inaugurata con una cerimonia, coordinata da Liliana Mascolo, Spi Cgil, alla quale hanno preso parte studenti, istituzioni, mondo sindacale e vertici degli istituti coinvolti. Attorno alla figura e alla storia delle 21 madri costituenti è stato svolto un lavoro nelle scuole con gruppi di alunni formati per poter fare da guide a chi verrà a visitare la mostra.
L’esposizione si compone di numerosi pannelli che raccontano la storia di queste figure femminili e ne ritraggono i volti: (da Adele Bei a Maria De Unterrichter Jervolino, Filomena Delli Castelli o Nilde Iotti solo per citarne alcune). L’esposizione sarà ospitata fino al 18 aprile al Cavallotti in Via Bologni per poi spostarsi al Franchetti Salviani (sede Franchetti), dove sarà visitabile dal 19 al 30 aprile. Nel suo saluto il sindaco Luca Secondi, ha rimarcato come questa iniziativa "non abbia solo un’importante valore in termini di memoria storica, ma rappresenti uno strumento importante per la costruzione di una cultura della parità di genere".