LUCA FIORUCCI
Cronaca

Università per Stranieri, danno erariale per oltre un milione: in 45 chiamati al risarcimento

La contestazione della Procura della Corte dei Conti nei confronti di ex component del cda, del consiglio accademico e della commissione. Nel mirino l’indennità per la conoscenza di una o più lingue

Palazzo Gallenga, sede dell’Università per stranieri di Perugia

Palazzo Gallenga, sede dell’Università per stranieri di Perugia

Perugia, 3 ottobre 2024 – Un milione e trecentomila euro di presunto danno erariale. È quanto contesta la Procura della Corte dei conti dell’Umbria a quarantacinque persone, accusate di aver percepito indebitamente, dalle casse dell’Università per stranieri l’indennità di lingua. I destinatari dell’invito a dedurre formalizzato dalla Procura contabile sono ex componenti del Consiglio di amministrazione, ex membri del Consiglio accademico ed ex della commissione che, nel 2012, aveva provveduto alla definizione dello Statuto nel quale era prevista la possibilità al Cda di stabilire l’indennità finita nel mirino degli inquirenti. Un “premio“ economico che, secondo quanto ricostruito, veniva riconosciuto a personale che avesse dimostrato la conoscenza di una o più lingue straniere. Nel ricostruire le presunte responsabilità, la Procura della Corte dei conti attribuisce il 20% del danno erariale, circa 270mila euro, ai 12 componenti della commissione incaricata di mettere a punto la “legge“ dell’Ateneo.

Poco più di 400mila euro vengono chiesti ai componenti del consiglio di amministrazione dell’epoca che si espressero favorevolmente all’adozione del testo definitivo dello Statuto nel marzo del 2012, si tratta di 13 persone, per 19, ovvero i componenti del Consiglio accademico, la richiesta economica è analoga. A entrambi gli organismi dell’ateneo viene contestata una responsabilità nel presunto danno erariale pari al 30%. È calcolata sul restante 20%, invece, la presunta responsabilità contestata ai membri del Consiglio di amministrazione che deliberano favorevolmente, nel 2019, per approvare i requisiti e le modalità di ripartizione dell’indennità di lingua. In questo caso si tratta di 6 persone. Le indagini, delegate dalla Procura della Corte dei conti, vennero eseguite dalla Guardia di finanza, che, nel tempo, è stata impegnata anche in altri accertamenti relativi a differenti inchieste che hanno interessato l’Università per stranieri e i suoi vertici del tempo. Da ultimo, in ordine di tempo, le indagini sull’ipotesi di corruzione e di scambio di utilità che ha al centro l’abilitazione a docente di prima fascia di Stefania Spina, il concorso con cui ha ottenuto un posto da professore, e due concorsi da ricercatori che, secondo l’accusa, avrebbero rappresentato la contropartita in cambio di dell’abilitazione