C’è chi si è visto decurtare la pensione, chi lo stipendio; in molti si sono ritrovati con il fermo amministrativo. Questo perché è in corso il recupero dei ticket sanitari non corrisposti per errate o inappropriate attestazioni di esenzione per reddito, relative alle prestazioni specialistiche e farmaceutiche del 2011 a venire giù. Sono già decine e decine gli utenti che si rivolgono agli sportelli della Federconsumatori di Perugia per capire come muoversi.
"Siamo davanti ad un vero e proprio allarme sociale – spiega il presidente dell’associazione Alessandro Petruzzi –. Una bomba che rischia di esplodere con conseguenze economiche drammatiche per le famiglie. La richiesta di pagamento è riferita a prestazioni sanitarie e farmaceutiche usufruite anni addietro su cui era stata apposta un’esenzione per reddito a fronte di un’autocertificazione fornita dall’utente che, da controlli incrociati dei dati finanziari/reddituali da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), ora risulta non corretta ai fini dell’esenzione. Successivamente a questi controlli, il Mef ha richiesto alle Regioni, di concerto con le Asl, il recupero dei crediti. Qui in Umbria se ne sta occupando una società che in automatico esegue il provvedimento. Noi non diciamo che non bisogna pagare, ma chiediamo almeno una moratoria – va avanti il sindacalista - che fermi questa follia. Era infatti necessario informare i cittadini e dare loro il tempo di ricostruire la situazione debitoria nei confronti della Asl. La nostra posizione: concedere novanta giorni di tempo per poter assistere legalmente gli utenti e preparare i documenti necessari per eventuali contestazioni".
Silvia Angelici