REDAZIONE UMBRIA

In vacanza coi permessi della legge 104: due denunciati

Un uomo e una donna, di un comune dell'Assisano scoperti dalla guardia di finanza

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Assisi (Perugia), 2 maggio 2018 -  Sono accusati di avere attestato la necessità di dover assistere congiunti affetti da gravi forme di disabilità per usufruire di permessi di assenza dal lavoro, regolarmente retribuiti, previsti dalla «Legge 104» e da altre normative con finalità analoghe, mentre in realtà si recavano in vacanza o si dedicavano ad altre attività due impiegati, un uomo e una donna, di un comune dell'assisano denunciati a piede libero dalla guardia di finanza di Assisi. Secondo le fiamme gialle, l'impiegata, sulla base della norma in materia di congedo per motivi familiari, era rimasta lontana dal lavoro per circa sei mesi continuativi senza mai assistere il familiare. L'uomo invece - è emerso dalle indagini - aveva usufruito di un giorno di permesso retribuito con la 104 «agganciandolo» a giorni di ferie o a riposi settimanali per recarsi in una capitale europea.

Alla dipendente, in particolare, la guardia di finanza ha contestato 79 giorni di permesso, tre a settimana, ai quali aveva unito ferie per i restanti due lavorativi, rimanendo così lontana dal lavoro per circa sei mesi continuativi. Attraverso pedinamenti, appostamenti e analisi di tabulati telefonici, la gdf ha invece accertato che la donna si sarebbe dedicata unicamente ad interessi ed attività personali, senza mai prestare assistenza al familiare affidato, invece, alle cure esclusive di una badante. Per l'altro dipendente pubblico, i finanzieri della tenenza di Assisi hanno incrociato i dati relativi ai periodi di assenza così cumulati con quelli acquisiti presso compagnie aeree e con i tabulati telefonici, accertando che aveva usufruito di un giorno di permesso retribuito con la 104 «agganciandolo» a giorni di ferie o a riposi settimanali per recarsi nella capitale europea. I due dipendenti sono stati quindi denunciati per truffa ai danni dello Stato. La guardia di finanza interesserà anche la Corte dei conti per l'avvio del procedimento per danno erariale relativo alle somme indebitamente percepite per i giorni di permesso ottenuti e al danno d'immagine prodotto al Comune. L'operazione di servizio si inserisce nel contesto della costante attività svolta dalla guardia di finanza a tutela della spesa pubblica ed in particolare, come in questo caso, a contrasto delle truffe perpetrate da «dipendenti disonesti».