La "sferzata" del generale Figliuolo si è fatta sentire. L’Umbria, infatti, dopo la richiesta del commissario nazionale per il Covid che venerdì era in Umbria, ha deciso di accelerare sulla vaccinazione degli "over 60" dedicando tre giornate (ieri, oggi e domani) per completare l’immunizzazione della popolazione di questa fascia di età che ha dato l’adesione. In tutto il territorio regionale quindi è stata definita una redistribuzione delle quote di vaccino secondo la disponibilità e le capacità operative dei punti vaccinali territoriali, in modo da destinare le dosi nei punti vaccinali con maggiore adesione degli ultrasessantenni.
Di conseguenza, potrebbe verificarsi che alcuni punti vaccinali esegiranno un numero di vaccinazioni più elevato rispetto allo standard ed altri invece, un numero inferiore. Per favorire la vaccinazione di questa categoria in alcuni distretti gli appuntamenti dei cittadini che rientrano nella fascia di età 69-60 e che hanno dato la propria adesione tramite il portale regionale, sono stati riprogrammati e notificati tramite sms.
E intanto la Regione annuncia che la vaccinazione degli "over 50" partirà da giovedì 3 e a partire da oggi in base alla disponibilità dei vaccini, coloro che hanno dato l’adesione riceveranno gli sms con tutte le indicazioni necessarie. La Regione, ricorda inoltre che da ieri si sono aperte le adesioni per la fascia dei cittadini tra 29 e 16 anni e alle 18 se ne erano prenotati ben 17.500 su un totale di circa 95mila da vaccinare. La campagna vaccinale - come annunciato - prevede un cronoprogramma di reclutamento progressivo delle coorti definite in base all’età, tramite pre-adesione. Successivamente alla raccolta dell’adesione, qualche giorno prima della somministrazione della prima dose di vaccino, si riceverà un messaggio con la data, l’orario e la sede in cui riceverà la dose vaccinale. La scelta della preadesione, in un tempo preliminare alla successiva prenotazione con assegnazione dell’appuntamento, è per garantire ai cittadini appartenenti alla categoria designata in quell’arco temporale di accedere alla vaccinazione, prima delle categorie successive.
Una scelta questa - spiega l’ente - che è alternativa alle cosiddette liste di riserva adottate da altre Regioni. La riserva di posti, infatti, è commisurata alla disponibilità dei vaccini su base settimanale e alla numerosità totale della categoria da vaccinare. I posti che rimangono disponibili, dovuti alle mancate adesioni, vengono messi a diposizione per la categoria successiva, per la quale saranno già state avviate le adesioni. Quindi si prosegue con questo metodo anche per le categorie successive. Gli appartenenti ad una categoria per cui sono state aperte le adesioni e che non abbiano aderito nell’arco temporale indicato, possono continuare a farlo e verranno gestiti progressivamente. Nel frattempo gli umbri vaccinati con prima dose sono arrivati a quota 360mila, pari al 46,5% della popolazione vaccinabile.