
Valtiberina capitale della cultura I sindaci uniti: "Abbattere i confini"
La Valtiberina si candida a capitale della Cultura 2026 e l’Altotevere si schiera in appoggio, nel nome di un progetto che, se centrato, porterà un indotto positivo a tutta la valle. Apre uno sguardo oltre il confine geografico segnato dai cammini di Francesco e dalle bellezze storico artistiche l’incontro che si è tenuto nella sala del consiglio comunale di Città di Castello. E’ il primo con il versante umbro promosso a seguito dell’ufficializzazione della candidatura della Valtiberina per il 2026. Un progetto molto ambizioso, già formalizzato dall’Unione dei Comuni della Valtiberina, con l’obiettivo di coinvolgere in maniera unitaria l’Alta Valle del Tevere sia umbra che toscana.
A tirare le fila è Alessandro Polcri, presidente della Provincia di Arezzo e sindaco del Comune di Anghiari: "Per la prima volta si ragiona insieme, l’idea nasce da 12 elementi essenziali sul tema della spiritualità, in vista anche delle celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di san Francesco del 2026. Un momento di riflessione e progettualità che sarà in grado di coinvolgere i 15 comuni dell’Alta Valle del Tevere sul tema dei cammini, dell’ambiente e dei borghi anche perché facciamo tutti parte delle aree interne. Con questo incontro è stato avviato un percorso condiviso, un primo passo importante, direi una giornata storica in cui tutti i territori sono stati messi allo stesso tavolo".
Il sindaco di Città di Castello Luca Secondi ha garantito pieno sostegno all’iniziativa della candidatura ufficiale del versante toscano del comprensorio: "Talvolta i confini geografici si separano solo a livello burocratico e amministrativo o come in questa occasione invece rinsaldano le occasioni di sviluppo e promozione di un territorio con grandi tradizioni, punto di partenza per ulteriori iniziative in comune". "Il prossimo passaggio – ha aggiunto Alfredo Romanelli, presidente dell’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana e sindaco di Monterchi – sarà quello di costruire un comitato per la presentazione del progetto di candidatura che vedrà coinvolti non solo i Comuni, ma anche le associazioni e gli stakeholder dell’economia locale. A settembre seguirà una fase di ascolto e poi la stesura. Siamo consapevoli che l’obiettivo da centrare è molto ambizioso, ma gratificante per una nuova identità tra Toscana e Umbria". Tra le prime decisioni assunte dal tavolo: la nomina del coordinatore dei lavori, Luca Ricci, tra l’altro già direttore di Kilowatt Festival.