
La Rocca di Umbertide è stata di nuovo presa di mira dai vandali. Alcuni mesi fa venne sfregiata la Madonnina di via Alberti
Disegni osceni sotto la Rocca. Un gesto stupido, un atto vandalico di Carnevale di qualche teppista che ha voluto imbrattare uno dei monumenti più importanti della città. E purtroppo non è la prima volta che succede. La scoperta ieri mattina, giorno di mercato, quando i disegni sono apparsi su uno dei muri dell’antico rivellino, fortificazione ante - porta su cui poggiava il ponte levatoio della fortezza. Tre le immagini, tracciate con una bomboletta spray bianca per fortuna non indelebile, a cui si aggiunge una chiazza color rosa. Immediato l’intervento dell’amministrazione comunale: l’assessore all’Ambiente e alla manutenzione Francesco Cenciarini ha incaricato Gesenu nella stessa mattinata di ieri a provvedere ad una prima ripulitura, a cui si aggiungerà un secondo intervento nella giornata di oggi.
"Il danno – dice l’assessore – è meno grave della volta precedente, quando apparvero lungo le mura della fortificazione scritte contro alcuni amministratori. Purtroppo si tratta dell’atto di qualcuno che si è divertito a imbrattare con le bombolette colorate il monumento. Stiamo cercando di capire che cosa sia stato usato esattamente per valutare meglio il danno. Una prima ripulitura è stata comunque operata". Ben più grave fu lo sfregio alle mura urbiche due anni fa, quando alla vigilia di Natale un uomo, sempre con una bomboletta spray aveva tracciato alla base di un torrione scritte volgari ed ingiuriose contro il sindaco Luca Carizia e la vice Annalisa Mierla. Rintracciato grazie ad alcune testimonianze e alle telecamere, il vandalo fu costretto a pagare circa 9.000 euro di risarcimento per i danni provocati. Un altro gravissimo episodio che destò scalpore ed indignazione fu lo sfregio della Madonnina di via Alberti in pieno centro storico, nei pressi della Rocca. Dipinta da Settimio Rometti nel 1965, l’immagine completamente devastata nell’agosto dell’anno scorso con uno spray di colore azzurro.
Un fatto che fece discutere la città per giorni e di cui pare furono protagonisti - ma si tratta di un sospetto - alcuni giovani balordi del posto. Per il restauro della Madonnina, ancora da effettuare, si erano mobilitati cittadini, associazioni e le stesse Ceramiche Rometti in onore del fondatore.
Pa.Ip.