
Se n’è andato in punta di piedi Giuseppe Rossini, il 54enne trovato morto nel sonno mercoledì scorso. A vegliarlo ai piedi del letto, nelle lunghe ore (24 o più) trascorse dal momento del decesso a rinvenimento del corpo la sua amatissima cagnolina Lilith. L’animaletto, una deliziosa ed intelligente meticcia, rimasta sola, ha trovato una nuova famiglia che l’ha adottata. Sono Valter e Mirella Moretti, umbertidesi che l’hanno accolta nella propria casa nella zona de "I Confini", nella campagna montonese, dove troverà altri cani con cui giocare. Un gesto di amore che ha colpito molto la città, dove "Peppe" era molto conosciuto, con quel suo particolarissimo modo di essere se stesso, in una parola un "personaggio", un po’ artista, un pò musicista, pittore e poeta, eclettico con la sua tuba in testa e la marsina nera. Una vita non sempre facile la sua ma piena, presa a morsi ogni giorno con un sorriso, sia nella buona che nella sorte avversa. Alcuni lo chiamavano "Peppe punk" poiché era stato tra i primi ad Umbertide a sdoganare il genere. Un suo amico lo ha ricordato così su Facebook, sintetizzandone la vita in poche ed efficaci parole: "Eri esagerato, ingombrante, provocatore, mangiapreti, ma sotto la scorza dei tatuaggi anarchici un bravo frego, un frego di cuore. Hai vissuto come hai voluto, nonostante tutto. Pochi lo potranno dire alla fine del percorso. Ti volevo bene Peppe. Riposa in pace". Oggi alle 15 i funerali a Santa Maria della Pietà.
Pa.ip.