
Vende alcolici a minori: denunciato Linea dura contro la ’malamovida’
In un locale del centro storico venivano somministrate bevande alcoliche ai minorenni: la Polizia Locale di Città di Castello ha per questo denunciato all’autorità giudiziaria il gestore di un locale pubblico. Il reato è quello di "somministrazione di bevande alcoliche a minori" ed è punito a norma di legge (è vietata sia la vendita che la somministrazione di alcolici ai minori di 18 anni: la vendita è reato se il minore ha meno di 16 anni, è un illecito punito con una sanzione se il minore ha tra i 16 e i 18 anni, ndr). Inoltre lo stesso non aveva emesso il regolare scontrino di vendita.
L’episodio è accaduto nell’ambito dei controlli serali programmati dal corpo dei vigili urbani nel corso della movida estiva. Nel caso specifico gli agenti, in servizio a piedi in centro, sono stati insospettiti dalla presenza in un locale di avventori molto giovani. Dopo aver monitorato i movimenti fuori dal bar hanno atteso l’uscita di due ragazze con alcune birre in mano: a quel punto gli agenti si sono fatti avanti per fermarle e identificarle.
A seguito degli accertamenti le due ragazze sono risultate minorenni, rispettivamente di 15 e 16 anni di età e sono state affidate ai rispettivi genitori. Ulteriori controlli sull’attività hanno inoltre permesso di riscontrare che il gestore del bar, disattendendo quanto previsto dalla normativa di settore, non aveva neanche emesso lo scontrino fiscale. I controlli della polizia locale e quelli delle altre forze dell’ordine continueranno in modo intenso anche in vista delle manifestazioni che si svolgono a fine agosto a Città di Castello. Neanche un anno fa sempre nel capoluogo tifernate gli agenti del commissariato di Polizia avevano denunciato un altro gestore di un locale pubblico che faceva intrattenimento senza averne autorizzazione e non rispettava le prescrizioni contro l’abuso di alcol. Anche in questo caso i poliziotti delle Volanti avevano notato numerose persone assembrate all’interno del bar (molti minorenni) e avevano deciso di verificare la situazione: ne era emerso che il titolare dell’attività non si era mai munito della prescritta autorizzazione e licenza per effettuare pubblici spettacoli e aveva omesso di far verificare l’idoneità tecnica dei locali per la tutela della pubblica incolumità, così come previsto dalla legge. Il titolare venne denunciato per i reati del caso e multato per 4 mila euro.