DANIELE MINNI
Cronaca

Vendeva la droga al figlio. Madre coraggio lo denuncia. Ora sconta la condanna

L’uomo, di origini albanesi, si era reso irreperibile rientrando nel suo Paese. È tornato in Italia con il cognome della moglie: rintracciato e arrestato.

L’uomo arrestato dalla polizia deve scontare sette anni di carcere

L’uomo arrestato dalla polizia deve scontare sette anni di carcere

Spacciatore condannato e ricercato in Italia si presenta con documento con il cognome della moglie, ma non sfugge ai poliziotti e ora dovrà scontare una pena di 7 anni. Nell’ambito dei servizi di controllo sul territorio disposti dal Questore, Luigi Mangino, la volante della polizia di Terni nella serata di sabato ha arrestato un cittadino albanese colpito da ordine di carcerazione. L’uomo al momento del controllo ha consegnato un documento in cui risultava aver acquisito il cognome della moglie. I poliziotti hanno approfondito gli accertamenti risalendo alla sua originaria identità e hanno constatato che era destinatario di un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a 7 anni di reclusione. L’uomo era ricercato a seguito della denuncia di una “madre coraggio“ che si era rivolta alla polizia per far arrestare gli spacciatori di suo figlio, tra i quali c’era anche il cittadino albanese. La donna per mesi aveva pagato i debiti del figlio che era entrato nel vizio della cocaina. La signora era arrivata ad attingere ai suoi risparmi e a vendere oro e gioielli e perfino la sua auto per saldare i debiti del figlio, ma le richieste di denaro da parte degli spacciatori non finivano mai, finché lei, esasperata, si era rivolta alla polizia. I poliziotti avevano già da tempo rintracciato e arrestato tutti gli spacciatori coinvolti nella vicenda tranne il cittadino albanese, che nel frattempo si era reso irreperibile ed era tornato nel suo paese d’origine per cambiare il suo cognome con quello della moglie, pratica regolare, ma che non gli ha evitato di sfuggire alla giustizia italiana.