
Aur analizza i dati dal 2004 al 2024 tra crisi economiche, terremoto e la "batosta" della pandemia
Ecco la fotografia degli ultimi 20 anni del turismo in Umbria. A fotografarla è di Giuseppe Coco, Agenzia Umbria Ricerche. Intanto el periodo compreso tra il 2004 e il 2016, il turismo ha registrato una crescita costante, seppur moderata. Partendo da 5,75 milioni di presenze nel 2004 (numero di pernottamenti) fino a quasi 6 milioni nel 2016, con oscillazioni limitate e solo lievi flessioni, come quella del 2009-2010 legata alla crisi economica globale. "Questo incremento – spiega Coco - è stato favorito dalla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, oltre che dal miglioramento delle infrastrutture di accoglienza". Nel 2017, il settore ha subito una battuta d’arresto a causa del terremoto del 2016, che ha provocato una contrazione delle presenze a 5,48 milioni. "La percezione di insicurezza e i danni subiti da alcune aree hanno inciso negativamente sulla domanda turistica, determinando una ripresa solo parziale negli anni successivi" aggiunge Aur. Il biennio 2018- 2019 ha segnato un ritorno alla crescita, con le presenze che nel 2019 hanno toccato i 6,15 milioni. "Questo risultato è stato trainato da strategie di promozione più incisive e dall’attrattività sempre maggiore di borghi, itinerari enogastronomici e forme di turismo esperienziale" dice Coco. L’equilibrio è stato nuovamente spezzato dallo shock pandemico del 2020, che ha fatto crollare le presenze a 3,17 milioni, il livello più basso del periodo analizzato. A partire dal 2022, il turismo umbro ha intrapreso una ripresa vigorosa, superando rapidamente i valori del 2019 e raggiungendo i 6,31 milioni di presenze. La crescita è proseguita con slancio nel 2023 (6,87 milioni) e nel 2024, con il nuovo massimo storico di 7,31 milioni di presenze. L’analisi degli arrivi turistici in Umbria tra il 2004 e il 2024 conferma molte delle dinamiche già osservate nelle presenze e se queste raccontano la durata dei soggiorni, gli arrivi offrono una misura diretta dell’attrattività della destinazione.