Verso la pace "I bambini non fanno guerre. Solo da loro può nascere il cambiamento"

Autorevoli voci a Palazzo Gallenga per il simposio su Maria Montessori e la pace. Rettore e Padre Fortunato sottolineano il ruolo dei bambini come ambasciatori di pace. Moscati e Save The Children evidenziano l'importanza dell'educazione alla pace e le drammatiche cifre sull'infanzia privata di diritti.

Verso la pace "I bambini non fanno guerre. Solo da loro può nascere il cambiamento"

Verso la pace "I bambini non fanno guerre. Solo da loro può nascere il cambiamento"

Molte e autorevoli le voci che si sono levate dall’aula magna di Palazzo Gallenga, nel corso del simposio “Maria Montessori. Una Pedagogia per la Pace”, con cui l’Università per Stranieri di Perugia ha chiuso il corso internazionale in materia. Il rettore Valerio De Cesaris, ha ricordato quanto sia difficile parlare di pace e di non violenza in un presente caratterizzato dalle prese di posizione verso l’uno o l’altro degli attori belligeranti sparsi per il pianeta e due gravi conflitti che infuriano alle porte dell’Europa. Gli ha fatto eco in collegamento da Roma Padre Enzo Fortunato, sottolineando come Papa Francesco abbia voluto la “Giornata Mondiale dei Bambini“, asserendo che essi sono gli unici che possono rendersi veri ambasciatori di pace e riuscire a toccare il cuore degli adulti e dei grandi della terra. "Chi vuol la pace – ha concluso Padre Fortunato – deve spalancare gli occhi sui bambini". La forte consonanza del pensiero montessoriano e capitiniano, è stata poi messa in evidenza da Giuseppe Moscati presidente della Fondazione Aldo Capitini, il quale ha ricordato alcuni passaggi degli scritti dell’attivista nonviolento. "Tutti parlano di pace – osserva - ma nessuno educa alla pace". Cifre drammatiche sono poi quelle che Eleonora Mincio, di Save The Children, ha ricordato al pubblico, sull’infanzia deprivata di diritti, sicurezza, istruzione e alloggio, a cui l’organizzazione fondata da Eglantyne Jebb cerca di dare soccorso: "Ogni giorno circa 29.000 bambini nel mondo sono costretti a lasciare la propria abitazione a causa delle guerre, del cambiamento climatico e della povertà, e sono 75 milioni nel mondo i minori che non possono studiare".