Verso le regionali . Quattro sindaci in campo pronti a lasciare le città

Non solo Stefania Proietti (Assisi), ma pure Gareggia (Cannara), Ruggiano (Todi) e Toniaccini (Deruta). Romizi e Locchi rinunciarono per restare a Perugia .

Verso le regionali . Quattro  sindaci in campo  pronti a lasciare le città

L’ingresso di Palazzo Cesaroni, a Perugia, sede del Consiglio regionale dell’Umbria

Mentre alla ‘truppa’ del centrodestra dei consiglieri comunali di Perugia che corrono per un posto in Regione si aggiunge Chiara Calzoni (sarà in lizza con la lista Umbria Civica di Nilo Arcudi e fa salire così a sette su 12 il numero dei candidati di Palazzo dei Priori), c’è anche una nutrita schiera di sindaci che sono pronti a scendere in campo. Una scelta che spesso fa discutere, proprio perché i cittadini hanno conferito loro un mandato preciso, quello di guidare le proprie città appunto. Andrea Romizi – solo per fare un esempio – rinunciò quasi alla fine del primo mandato a candidarsi in Parlamento proprio per rispettare l’impegno che i perugini gli avevano conferito. E scelta simile la fece anche Renato Locchi, sul finire del suo secondo mandato. Il sindaco più importante sceso in campo – anzi la sindaca – è naturalmente Stefania Proietti, che sarà la candidata-presidente del Campo larghissimo di centrosinistra. La sua non è stata una scelta facile, lo ha detto più volte, proprio perché il mandato che le è stato dato dagli assisani è di quelli che ‘pesano’. Alla fine – e per una serie di motivazioni che ha già lei spiegato in più occasioni – ha deciso per il grande passo. Solo la sera del 18 novembre sapremo se continuerà a guidare la città del Poverello, oppure prenderà in mano l’Umbria.

Chi corre con intenzioni serie è poi Fabrizio Gareggia, sindaco di Cannara, eletto per la seconda volta poco meno di un anno e mezzo fa: farà parte della truppa della Lega, ma per conquistare un posto dovrà sudare molto di più delle fatidiche sette camice, viste le percentuali del Carroccio e i campioni di preferenze che schiera il suo partito. L’altro sindaco e pezzo da novanta in queste elezioni è Michele Toniaccini, 50 anni compiuti a maggio, primo cittadino di Deruta da due legislature, dopo aver fatto tutta la ‘trafila’ del politico locale: consigliere comunale prima, assessore poi fino a diventare primo cittadino. Si è dimesso da pochi giorni da presidente di Anci Umbria e ora – a due anni mezzo dalla sua seconda elezione – tenta il salto nellAassemblea legislativa. Lo fa con Noi Moderati di Maurizio Lupi e in quella lista sembra davvero l’unico che possa farcela. L’ultimo con ambizioni da consigliere regionale – e magari anche oltre – è Antonino Ruggiano: anche lui come gli altri è al secondo mandato e in teoria dovrebbe restare sindaco di Todi fino al 2027. Forza Italia – il suo partito – ha però deciso di schierarlo per conquistare almeno due consiglieri e anche per tentare di soffiare il secondo posto nella coalizione alla Lega. Anche questa non sarà una sfida secondaria.

Michele Nucci