Qualcuno lo ha già denominato il ‘Patto della pizza’, visto che si è svolto in una pizzeria di Santa Maria degli Angeli. E’ stato quello il luogo in cui ieri sera la neo presidente della Regione, Stefania Proietti (ancora formalmente sindaca di Assisi) ha incontrato i vertici dei partiti e dei movimenti che l’hanno appoggiata in campagna elettorale.
C’erano uno o più rappresentanti di ogni lista, a iniziare dal Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi & Sinistra. E poi ancora la lista Umbria Domani, quella di Socialisti e Azione (Umbria Futura, il vero flop di queste elezioni), Umbria Sanità pubblica e Civici Umbri, dove dentro c’era Italia Viva. Un confronto ‘franco e aperto’ in cui la presidente ha ascoltato quanto avevano da mettere sul tavolo i protagonisti e che è andato avanti fino a tarda sera. Lo schema ormai appurato sembra essere quello del 2-1-1-1, con due assessori del Pd e uno ciascuno alle formazioni che hanno eletto e cioè Avs, Umbria Futura e 5Stelle. Non necessariamente i consiglieri eletti o coloro che erano in lista entreranno nell’Esecutivo, ma potranno essere coinvolti anche tecnici di area o appartenenti a uno dei movimenti o dei partiti in questione.
La certezza sembra essere quella di Simona Meloni del Pd con deleghe a Bilancio, Personale, Turismo e Cultura. Così come quella del portavoce del M5s, il ternano Thomas De Luca (Ambiente e Agricoltura, con tanto di possibile stop al Termovalorizzatore). La questione sanità è la più delicata: scendono le quotazioni di Gigliola Rosignoli (che era ed è un’idea, una suggestione insomma), mentre ieri sera il Pd ha detto chiaro e tondo che la carta che il partito mette in campo è quella di Tommaso Bori. La presidente aveva detto che era intenzionata a seguire personalmente la questione, lasciando intendere che forse avrebbe assunto la delega. La partita non è chiusa e non sono escluse sorprese.
Per Avs si fanno i nomi di Stefano Mingarelli (da Foligno) e Fabio Barcaioli. Resta il quinto che sarà un uomo o donna di fiducia della governatrice: a quanto pare le quotazioni di Luca Ferrucci sono in calo e qui Proietti potrebbe scegliere un tecnico cui affidare lo Sviluppo economico. Quanto a Andrea Mazzoni, il suo nome è stato messo sul tavolo per Infrastrutture e trasporti, ma al momento anche quella è solo un’idea che forse ieri sera è stata chiarita dopo che lo stesso Mazzoni ieri ha pranzato con il segretario del Pd, Bori (i due sono in ottimi rapporti, ndr) che ha precisato di “non essere per nulla adirato dal risultato. Come potrei esserlo visto che abbiamo vinto in questo modo?”.
M.N.