STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Il vescovo di Terni alle famiglie: "Chi vuole abortire deve ascoltare il battito cardiaco del nascituro"

Monsignor Soddu in una lettera invita i fedeli a sostenere la proposta di legge “Un cuore che batte“. "Il fine è quello di accrescere la consapevolezza della donna affinché decida più consapevolmente"

Monsignor Antonio Soddu, vescovo di Terni, Narni e Amelia

Terni, 9 settembre 2023 – Il vescovo di Terni, Narni e Amelia, Francesco Antonio Soddu, invita i fedeli a sottoscrivere la proposta di legge d’iniziativa popolare, denominata “Un cuore che batte“, che punta a modificare la legge sull’aborto, la 194 del 1978, introducendovi l’obbligo, da parte del medico, di far vedere il nascituro alla donna intenzionata ad abortire e di farle ascoltare il battito cardiaco. Un invito, quello del vescovo, riportato in una “Lettera alla comunità diocesana“, pubblicata sul sito della Diocesi.

"Sono a condividere con voi - si legge – l’opportunità di aderire alla campagna di raccolta firme alla proposta di legge di iniziativa popolare ’Un cuore che batte’, sulla legge 194/78. Non si tratta di una sorta di referendum per l’abolizione della legge sull’aborto - precisa monsignor Soddu nella missiva ai fedeli –, quanto la richiesta di introdurre nella legge 194/78, all’articolo 14, il comma 1-bis la seguente dicitura: “Il medico che effettua la visita che precede l’interruzione di gravidanza ai sensi della presente legge, è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso“.

«La finalità è quella di accrescere la consapevolezza della donna – continua monsignor Soddu – affinché possa decidere più liberamente e più consapevolmente se ricorrere o no all’aborto. Il suo senso è aiutare la donna a rendersi conto che ciò che ha nel grembo non è un ’grumo di cellule’ ma una persona umana. Per l’esattezza, la persona di suo figlio. È un fatto che, laddove questa pratica sia stata adottata, il numero degli aborti è crollato drasticamente. Si tratta di un provvedimento che quindi dovrebbe trovare il favore di chiunque sostenga di avere a cuore le donne e la natalità".

"A tal fine è stata indetta una campagna di raccolta di firme dei cittadini presso i rispettivi Comuni di residenza, con l’obiettivo di raggiungerne 50mila entro il 7 novembre 2023 – si legge ancora nella lettera –. Per il Comune di Terni, si può firmare allo ’Sportello del cittadino’ in via Roma, aperto tutte le mattine, escluso il sabato, dalle 9 alle 13, e il martedì e il giovedì pomeriggio, dalle 16,30 alle ore 17,30", precisa il vescovo.

«Questa campagna, se fatta conoscere e sostenuta, costituisce anche l’occasione per riportare all’attenzione delle nostre comunità la realtà dell’esistenza vitale del bambino nel grembo materno, perché sia riconosciuto come soggetto di diritti, primo e fondamento di tutti gli altri, quello alla vita", così il presule conclude la lettera. Plaude all’iniziativa di monsignor Soddu l’associazione Pro Vita e Famiglia secondo cui la proposta di legge d’iniziativa popolare è "volta a contrastare l’aborto e salvaguardare milioni di bambini, nonché a dare speranza e un’informazione veritiera e corretta ad altrettante donne che vivono una gravidanza spesso difficile o indesiderata".