REDAZIONE UMBRIA

Vetrya, difficoltà anche in Borsa

Giornate complicate, dopo l’annucio di non poter più conseguire gli obiettivi fissati con il piano industriale

Occhi puntati sull’azienda Vetrya, la società attiva nel campo delle piattaforme e servizi digitali che, dopo aver annunciato di non poter più conseguire gli obiettivi fissati con il piano industriale, da ritenersi dunque non più valido, ha subito pesanti ribassi in Borsa.

Nella giornata di mercoledì si era registrato un ribasso negli scambi per tutta la seduta, chiusa con un valore di 1,595 euro ad azione mentre il debutto in Borsa, nel luglio del 2016, era avvenuto a sei euro. Per quasi tutta la mattinata di mercoledì il titolo è stato sospeso.

La comunicazione da parte dell’azienda sull’impossibilità di attuare il piano industriale ed il necessario intervento per il rilancio che rischia tuttavia di intaccare il capitale sociale, ha avuto effetti inevitabili sulla quotazione, ma ieri c’è stata anche la notizia che il Nomad, il Nominated adviser ovvero il tutor delle società quotate in quel settore borsistico in cui si trova Vetrya, ha rinunciato all’incarico nei confronti dell’azienda guidata da Luca Tomassini.

E’ la stessa Vetrya, in un comunicato, a spiegare che questa decisione è avvenuta "lamentando la violazione dei doveri informativi nei confronti del Nominated adviser. Vetrya prende atto della decisione e comunica di aver già avviato il processo per l’individuazione del nuovo Nominated adviser la cui nomina sarà notificata tempestivamente al mercato".

Adesso si attende la riunione del consiglio d’amministrazione del 29 settembre per approvare la semestrale di bilancio e le misure da attuare nell’immediato futuro per sanare una difficile situazione di crisi mentre cominciano a serpeggiare anche i timori per la tenuta dell’occupazione nella sede centrale di Bardano in cui lavorano una novantina di persone, molte delle quali già in cassa integrazione.

Il 9 agosto scorso, la società aveva reso noto con una comunicazione al mercato le dimissioni di Alessandro Prili, cofondatore e direttore amministrativo di Vetrya, da oltre undici anni manager di punta del gruppo industriale al cui sviluppo aveva contribuito in maniera importante. A luglio c’era stato un altro passaggio significativo con l’aumento di capitale sociale coperto per 250 mila euro, coperto dal socio Aglia holding srl. Segnali di una situazione non facile mentre gli investitori e i dipendenti guardano ora all’appuntamento del 29 settembre come il momento della verità per capire come e con quali strategie il managment di Vetrya deciderà di procedere per portare il gruppo fuori dalle secche di una crisi finanziaria che l’azienda orvietana non aveva finora mai vissuto con questa intensità.

Cla.Lat.