Profondo rosso per il titolo di Vetrya che crolla con perdite continue, tanto che Borsa Italiana è intervenuta per sospenderlo dalle contrattazioni. La decisione è stata assunta ieri al termine di un periodo di continui ribassi. Riflettendo la difficile situazione dell’azienda guidata da Luca Tomassini, il valore del titolo ha perso il 36% nell’ultimo mese, ma circa il 70% da inizio anno. Partite all’inizio della quotazione con un valore di 6 euro ad azione, le azioni di Vetrya hanno raggiunto il valore minimo dell’anno giovedì, scendendo fino a 0,48 centesimi. Da qui la decisione di sospensione.
Nel frattempo, si attende il varo del nuovo piano industriale a cui è affidato il gravoso compito di tentare di sollevare la situazione dopo che Vetrya si è affidata al tribunale, decidendo di accedere alle procedure concorsuali. Il futuro dell’azienda è un punto interrogativo dopo il crollo verticale del fatturato che si è registrato nel primo semestre dell’anno, con perdite di oltre sedici milioni di euro rispetto ai risultati conseguiti nello stesso periodo del 2020. La sofferta decisione di dichiarare inattuabile il piano industriale è stato un segnale che i mercati hanno valutato in modo allarmato. Voci ricorrenti parlano di una riduzione dell’occupazione di alcune decine di unità, forse una quarantina, necessaria all’avvio di un processo di ristrutturazione aziendale che dovrebbe concludersi con la nascita di una nuova società, ma ogni decisione è affidata al tribunale.
Cla.Lat.