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Via Settevalli, ok all’ipermercato. Il Consiglio approva la variante

Con il sì della maggioranza e l’astensione del centrodestra passa l’atto per la struttura da 3.500 metri quadri .

Via Settevalli, ok all’ipermercato. Il Consiglio approva la variante

La nuova struttura sorgerà al posto dell’ex Mercato ortofrutticolo, spazio commerciale storico e iconico del capoluogo

Adesso c’è l’atto formale che dà il via libera alla realizzazione di un nuovo supermercato in via Settevalli da 3.500 metri quadri. Questione di cui si dibatte da alcuni giorni, proprio perché Perugia è tra le città italiane con la maggiore densità di insediamenti di questo tipo. E via Settevalli non è da meno. Ieri, dunque, il Consiglio comunale ha dato l’ok alla variante del Piano regolatore per l’adozione del Piano attuativo per realizzare la struttura che sorgerà al posto dell’ex Mercato ortofrutticolo, spazio commerciale storico e iconico del capoluogo umbro. Il parere favorevole è arrivato con il sì della maggioranza di centrosinistra e il mezzo sì dell’opposizione, dato che i consiglieri di centrodestra si sono astenuti. Prima di tutto cosa accadrà: "La variante richiesta riguarda la modifica della classificazione del comparto da zona Acfi (aree centrali a funzioni integrate) a zona Ic (Insediamento commerciale) a grande struttura di vendita". Questo recita l’atto approvato dall’Assemblea comunale. La proposta privata comporta la completa demolizione dell’edificato esistente e la realizzazione dell’insediamento. La Regione ha stabilito che non è necessario sottoporre a Vas il piano attuativo e gli attuatori si sono resi disponibili ad eseguire direttamente le opere di urbanizzazione previste, a scomputo della quota di contributo relativa agli oneri di urbanizzazione primaria. Ma perché tutta questa fretta? A spiegarlo sono le carte: "In sede di definizione del piano attuativo, sono stati disciplinati gli obblighi di cessione gratuita, previa demolizione dei fabbricati esistenti, delle aree interessate dal corridoio infrastrutturale del Brt; tali terreni, saranno ceduti, liberi da fabbricati, in sede di convenzione urbanistica". Il tutto deve avvenire entro il 2026: quello è il tempo limite per non perdere i finanziamenti europei del Metrobus. Gli interventi di accesso all’area (rotatoria e svincoli) sono strettamente connessi dunque con le opere legate al progetto del Brt che nella zona prevede una fermata. Il privato dovrà versare per la monetizzazione della superficie da destinare a parcheggio pubblico 680.732 euro e a titolo di contribuzione 170.275 euro.