Nell’ambito del progetto “Viaggio in Italia, la Corte Costituzionale nelle scuole“, la giudice Maria Rosaria San Giorgio ha incontrato gli studenti di classe quinta. Il magistrato, prima donna ad essere eletta dalla Magistratura nella Consulta, ha tenuto una prolusione sul diritto d’istruzione passando in rassegna l’articolo 34 della Costituzione e collegandolo ai concetti di uguaglianza sostanziale. "Un diritto rivolto a tutti reso effettivo dalla sua gratuità, nei dieci anni di scuola dell’obbligo". La giudice ha citato Piero Calamandrei, che considerava la scuola "un organo costituzionale", proponendo agli studenti una metafora: "Se lo Stato fosse un uomo, la scuola sarebbe l’organo deputato alla formazione del sangue". Durante la seconda parte dell’incontro, introdotto dal dirigente Silvio Improta e cui ha preso parte anche il dirigente dell’Usr, Gabriele Alfano, è stata dedicata alle domande degli studenti. Dall’istruzione come mezzo di emancipazione femminile, alle modifiche della Costituzione, dalla responsabilità del giudice Costituzionale alla sentenza che l’ha colpita maggiormente, la giudice San Giorgio ha risposto ai quesiti dei ragazzi.
Toccante il passaggio nel quale Maria Rosaria San Giorgio ha ricordato agli studenti il caso di Eluana Englaro e la relativa sentenza della Corte di Cassazione, di cui era componente, sul “fine vita”, evidenziando la necessità che sul tema (su cui è intervenuta anche la Consulta) “si esprima il Parlamento”.