Città di Castello (Perugia), 28 giugno 2018 - Chiede che anche la polizia italiana venga dotata del taser, la cosiddetta pistola elettrica, il Sap, Sindacato autonomo di polizia, commentando quanto successo a Città di Castello dove un tunisino e un'italiana sono finiti agli arresti domiciliari per avere aggredito gli agenti del locale commissariato durante un controllo.
Quattro sono rimasti lievemente contusi. Secondo il Sap l'episodio di Città di Castello è stato filmato da un passante. «In situazioni come questa, dove due agenti non riescono ad immobilizzare una persona che dà in escandescenze, è di fondamentale importanza l'utilizzo della pistola taser» sostiene Stefano Paoloni, segretario generale del Sap.
«In questo modo - prosegue - si sarebbe evitato quanto più possibile il contatto. È oramai chiaro che in queste dinamiche il taser diverrebbe l'unico modo per risolvere l'intervento. I colleghi non sarebbero stati pestati e il soggetto sarebbe stato immobilizzato risparmiando quell'osceno spettacolo». «Ricordiamo a chi è contrario all'introduzione del taser - aggiunge - che la gendarmeria del Vaticano ne è già dotata, con lo scopo di 'salvaguardare la vità». Solidarietà agli agenti aggrediti è stata espressa dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta.