REDAZIONE UMBRIA

"Vigileremo sulla regolarità delle sagre"

I ristoratori umbri promettono battaglia: "Quest’anno era meglio uno stop. E i Comuni controllino chi esercita un’attività abusiva".

"La cosa migliore per tutelare la salute pubblica e le imprese della ristorazione sarebbe stato uno stop totale delle sagre, almeno per questa difficile estate, come alcuni Comuni umbri hanno scelto di fare". A rilanciare la questione è il presidente di Fipe Umbria Confcommercio Romano Cardinali (nella foto), che spoega come "la scelta della Regione Umbria di consentire sagre e feste paesane per una durata massima di quattro giorni consecutivi, tuttavia, è stata condivisa e viene incontro alla nostra richiesta di contenere al massimo questo fenomeno. Anche in questo caso vigileremo però sul rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza". Insomma i ristoranti hanno digerito solo in parte la scelta di Palazzo Donini di concedere il via libera alle feste paeasane. Ma non abbassano la guardia neanche sulla ristorazione abusiva che proprio in queste settimane sembra più che mai attiva. "E’ intollerabile la presenza sul nostro territorio di fenomeni di abusivismo nel settore martoriato della ristorazione. Ci siamo dunque concretamente attivati – continua Cardinali –, come abbiamo sempre fatto in passato in queste circostanze, con segnalazioni alle amministrazioni comunali responsabili dei controlli. E’ il caso, ad esempio, del Comune di Perugia, dove pseudo associazioni culturali pretendono di fare ristorazione senza averne però gli oneri e le responsabilità, al quale abbiamo chiesto un confronto in tempi brevi. Le amministrazioni comunali devono assumersi la responsabilità: mon possiamo accettare che le nostre segnalazioni cadano nel vuoto".