REDAZIONE UMBRIA

Violenta una badante e poi la fotografa

Grave episodio a Gualdo Tadino: è stata la figlia della vittima a imbattersi nell’immagine sui social e a denunciare l’accaduto

L’ennesima violenza ai danni di una donna è stata denunciata ai carabinieri

L’ennesima violenza ai danni di una donna è stata denunciata ai carabinieri

Gualdo Tadino  L’ha stuprata e le ha scattato una fotografia che poi ha condiviso sui social. E’ stato arrestato ieri mattina a Gualdo Tadino un rumeno di 40 anni accusato di aver ingannato una 43enne, per poi picchiarla e violentarla. Una volta consumata l’aggressione fisica, l’uomo è passato all’oltraggio definitivo, pubblicando la foto in cui la donna è ritratta nella "prigione" in cui lui l’aveva costretta. Ad imbattersi in quel contenuto tremendo è stata proprio la figlia della vittima mentre scorreva la propria bacheca social, così che ha immediatamente chiesto aiuto ai carabinieri. "Su Facebook c’è la foto di mia madre legata": la telefonata ha salvato la donna, anche se sulle modalità dell’intervento e su tutta una serie di altri particolari viene mantenuto il massimo riserbo da parte degli inquirenti. L’uomo è stato subito arrestato e trasferito in carcere, dove questa mattina, assistito dall’avvocato Giacomo Manduca, sarà interrogato dal magistrato. Nell’immediato la vittima è stata affidata alle cure mediche in un contesto di massima protezione, come previsto dai protocolli del codice rosa. E come da prassi ci sarà da valutare la compatibilità di segni e lesioni con la ricostruzione dell’accaduto e la versione dei fatti resa da entrambi: accertamenti che si riveleranno fondamentali nelle fasi d’indagine. Secondo quanto emerge l’arrestato vive a Gualdo Tadino, confinato agli arresti domiciliari per precedenti di violenza consumati anche nell’ambito familiare, e sta finendo di scontare in Umbria condanne definitive per fatti avvenuti una decina di anni fa quando viveva in Sicilia e una per furto a Gualdo Tadino, più recentemente. Nel 2009 picchiò la madre e la sorella per ottenere poche centinaia di euro, poi, pentito, si mise una corda al collo e minacciò di impiccarsi al balcone: quando arrivarono i carabinieri prima lo salvarono e poi lo arrestarono. Con modalità ancora da chiarire, nei giorni scorsi avrebbe offerto alla vittima un lavoro da badante e mercoledì la donna, dopo aver svolto attività fuori casa, ha fatto ritorno all’abitazione dell’uomo: è a questo punto che sarebbe scattata l’escalation di violenza. Sul profilo social del rumeno alcuni elementi non sono più visibili e risalgono a date e orari compatibili con l’accaduto. "Contenuto non più disponibile" si legge, mentre scorrendo la pagina i post religiosi si mescolano a quelli romantici e a commenti di vendetta. Ancora un gravissimo fatto di violenza vede vittima una donna nella nostra regione, dopo l’arresto a Perugia del 19enne accusato di aver violentato due minorenni. Eri.P e Sa.Mi.