REDAZIONE UMBRIA

“Violentata in centro da due uomini”. Giovane denuncia, Terni si ribella: “Vogliamo essere libere di vivere”

Esplode la rabbia della gente: alla manifestazione di protesta ha partecipato un centinaio di persone. Indagini in corso. La donna ha raccontato di essere stata aggredita nel pieno centro della città

Presidio di protesta in largo Liberotti, pieno centro di Terni, dopo lo stupro denunciato da una ventenne

Presidio di protesta in largo Liberotti, pieno centro di Terni, dopo lo stupro denunciato da una ventenne

Terni, 27 settembre 2024 – Esplode la protesta delle donne per lo stupro in pieno centro denunciato da una ventenne. La mobilitazione lanciata via social da “Terni Donne“ è sfociata ieri pomeriggio in un partecipato presidio sul luogo della violenza, avvenuta domenica scorsa, tra le 19 e le 20. Alla manifestazione hanno partecipato un centinaio di persone. La ragazza fino a ieri mattina era ancora ricoverata all’ospedale Santa Maria in stato di choc, anche se le sue condizioni complessive vengono definite buone. Ha denunciato di aver subito violenza sessuale da due sconosciuti e sulla vicenda indagano a ritmo serrato i carabinieri, ai quali si è rivolta la famiglia della giovane. L’aggressione si è consumata nell’area tra piazza del Mercato, centralissima ma da tempo degradata, e corso Vecchio, all’altezza di largo Liberotti. Una zona nel cuore della città, in Ztl peraltro, ma di fatto “svuotata“ di residenti e negozie e che soprattutto la domenica sera può definirsi abbandonata.

La giovane ha raccontato di essere stata avvicinata all’improvviso da due sconosciuti che l’hanno aggredita a scopo sessuale, trascinandola in un luogo appartato, tra portici, serrande abbassate e finestre chiuse. È tornata a casa e ha raccontato quanto accaduto ai genitori che si sono rivolti ai carabinieri e al personale sanitario di soccorso. È scattata quindi in ospedale la procedura del ‘codice rosa’ prevista in casi del genere e la giovane è stata accolta dal pronto soccorso del nosocomio cittadino per le cure del caso. Le indagini dell’Arma, coordinate dalla Procura, procedono spedite alla caccia dei due balordi.

Al vaglio anche le telecamere di sorveglianza che insistono nella zona. La ragazza ha parlato di un’aggressione fulminea da parte di due sconosciuti, che quindi non avrebbe avuto episodi scatenanti, tipo delle avance respinte, delle occhiate insistenti o fatti simili. E mentre le indagini dei carabinieri vanno avanti, in città esplode la polemica politica sulla sicurezza. Per prima cosa Terni Donne esprime solidarietà alla vittima. “Le siamo vicine, a lei e alla sua famiglia – così Paola Gigante dal presidio di largo Liberotti –. Siamo qui per per ribadire il concetto che le strade sicure le fanno le donne che le attraversano. Vogliamo essere libere di vivere la nostra città, non vogliamo essere costrette a stare chiuse in casa”. Nel mirino di Sinistra Italiana finiscono le politiche sulla sicurezza dell’amministazione comunale guidata dal sindaco Stefano Bandecchi, già alla ribalta delle cronache per aver ingaggiato pattuglie di vigilantes a spese proprie.

“E’ gravissimo quanto accaduto a una giovane donna nel pieno centro – così Sinistra Italiana Terni – , i responsabili devono essere individuati immediatamente e devono essere prese misure serie perchè non si corrano questi rischi. Non bastano il sindaco sceriffo e la polizia municipale in divisa blu a guardia delle fioriere sotto Palazzo Spada per garantire una città sicura e accogliente per le donne e per tutti. Serve eliminare il degrado e le zone franche”. 

Stefano Cinaglia