REDAZIONE UMBRIA

Virus, ora sono nove le classi in quarantena

Sei scuole coinvolte. Nuove regole sul raffreddore: "Non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalle lezioni"

La sanificazione di un'aula

La sanificazione di un'aula

Perugia, 23 settembre 2020 - Sono nove le classi attualmente in quarantena, distribuite in sei scuole diverse. In ciascuna classe infatti è stato registrato almeno un soggetto positivo e come prevedono le norme a quale punto scatta l’isolamento sia per gli studenti che per gli insegnanti. "Attualmente le persone coinvolte sono più di duecento – conferma il commissario per il Covid in Umbria, Antonio Onnis – e riguardano il Bernardino di Betto e l’istituo Pascal a Perugia, due scuole a Gubbio, una a Spoleto e una a Foligno. Va però detto che il riscontro dei tamponi fin qui effettuato è stato per tutti negativo e questo ci fa ben sperare per far rientrare gli studenti in classe quanto prima". Va detto che ieri la Regione non ha però aggiornato i dati dei positivi che restano fermi a lunedì quando erano 473. Lunedì inoltreerano scesi da 33 a 29 i ricoverati Covid negli ospedali dell’ Umbria, quattro dei quali in terapia intensiva (dato stabile), mentre ieri è stata registrata un’altra vittima a Perugia che aveva 91 anni, l’85esima dall’inizio della pandemia.  

E ieri intanto La presidente della Regione , Donatella Tesei, ha firmato l’ordinanza numero 55 che contiene ulteriori misure, e relative indicazioni operative, per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, con particolare riferimento all’ambito scolastico. Il provvedimento ha decorrenza fino al 7 ottobre 2020.  

In particolare viene affrontata la spinosa questione del raffreddore: "Si ricorda che soprattutto nei bambini da 0 a 6 anni la sola rinorrea (raffreddore) è condizione frequente e non può essere sempre motivo in sé di non frequenza o allontanamento dalla scuola". Inoltre "nella fascia di età 0 – 6 anni, in caso di assenza superiore a 3 giorni, determinata da sintomatologia non riconducibile a Covid, il pediatra o medico la situazione come normalmente avviene concordando con le famiglie, in base alla evoluzione del quadro clinico, il rientro a scuola. La riammissione avverrà previa presentazione di autocertificazione dei genitori".

Inoltre viene precisato che con febbre e alcune sintomatologie non bisogna portare i figli a scuola. La temperatura non deve superare i 37,5 ° associata o meno a sintomi compatibili con infezione da Covid(febbre superiore a 37 °C e/o con sintomi respiratori acuti con tosse e rinite con difficoltà respiratoria, vomito caratterizzato da episodi ripetuti, diarrea con tre o più scariche con feci liquide o semiliquide, perdita di gusto ed olfatto in assenza di raffreddore, cefalea intensa)".

Michele Nucci