SILVIA ANGELICI
Cronaca

Vittime delle Foibe "Custodire il ricordo. Ma anche ribadire l’impegno per la pace"

"E’dovere delle istituzioni farsi custodi di un’idea di memoria che sia prima di tutto rivolta all’impegno per costruire di una...

"E’dovere delle istituzioni farsi custodi di un’idea di memoria che sia prima di tutto rivolta all’impegno per costruire di una...

"E’dovere delle istituzioni farsi custodi di un’idea di memoria che sia prima di tutto rivolta all’impegno per costruire di una...

“E’dovere delle istituzioni farsi custodi di un’idea di memoria che sia prima di tutto rivolta all’impegno per costruire di una riserva mentale. Eventi come questo servono sì per onorare le vittime ma sono, altresì, un utile momento di riflessione per ribadire l’impegno verso la costruzione della pace, della verità e della giustizia". Lo ha detto la sindaca Vittoria Ferdinandi in occasione della cerimonia di deposizione di una corona d’alloro per celebrare il Giorno del Ricordo, per le vittime delle Foibe, che si è svolta al parco di Madonna Alta.

Luigi Papetti, in rappresentanza dell’associazione “Fiumani italiani nel mondo“, dopo aver ripercorso le tappe salienti della vicenda delle foibe e dell’esodo, ha sostenuto che le radici degli esuli sono estremamente stabili ed ha auspicato che questa vicenda storica difficile e rimasta per anni nell’oblio venga finalmente e definitivamente ricordata. Raffaella Rinaldi (Comitato 10 febbraio) ha tenuto a precisare che "il giorno del ricordo, oggetto di commemorazione da parte di tutte le amministrazioni che si sono succedute al governo della città, non ha colori politici al pari delle altre perché non possono esistere morti di serie A e di serie B. Rinaldi ha rivolto un pensiero particolare alla foiba di Basovizza, recentemente oggetto di atti vandalici".

A portare una testimonianza anche il prefetto Armando Gradone. "La memoria rende forti sia le persone che le comunità. Nella memoria, infatti - conclude il prefetto - c’è la nostra forza, se saremo capaci di farla diventare una riserva morale di energia. Ciò avviene quando un popolo è in grado di fare i conti con il proprio passato, pur se esso è scomodo come quello che oggi commemoriamo".

Silvia Angelici