Volano gli stracci in Fratelli d’Italia

Il commissariamento di Fratelli d’Italia ad Orvieto scatena una battaglia legale tra dirigenti locali e provinciali, con incertezza sulle elezioni comunali.

ORVIETO Un partito dilaniato, una battaglia legale che si annuncia lunga e incerta, un clima avvelenato e tanta incertezza. Fratelli d’Italia doveva essere ad Orvieto il possibile ago della bilancia nelle elezioni comunali, forte del suo quasi 29 % riferito alle elezioni politiche, ma nel frattempo è diventato un Vietnam da lunghi coltelli. Il commissariamento del partito orvietano deciso dalla dirigenza provinciale che lo ha affidato nelle mani di Alfredo De Sio, dopo che i dirigenti locali hanno deciso di sostenere la candidatura a sindaco della civica Roberta Palazzetti, ha scatenato la rissa. Il sindaco di Castelgiorgio, Andrea Garbini (foto), giudica illegittimo il commissariamento perchè sarebbe avvenuto in violazione di alcune norme dello statuto. Adesso la presunta irregolarità verrà portata all’attenzione degli organi nazionali, ma è fin troppo difficile prevedere che una decisione possa arrivare prima del voto. A Garbini risponde il coordinatore provinciale Alberto Rini, secondo cui "Quanto sostiene Garbini nella lettera va in contrapposizione con quanto abbiamo condiviso e discusso il 18 gennaio scorso, quando è stato convocato il coordinamento provinciale del partito che aveva proprio all’ordine del giorno la situazione di Orvieto. In quella giornata, con la presenza del coordinatore del coordinatore regionale Emanuele Prisco, dopo una lunga riflessione e condivisione delle scelte e delle ovvie conseguenze, il partito si è espresso sul fatto di sostenere Roberta Tardani. E questo significava organizzare il lavoro per poter essere il più incisivi possibili in vista del voto, ed è per questo che si è deciso di riorganizzare la macchina".