"In realtà lo scontro non è né sul passato né sul futuro, ma sull’atteggiamento di un sindaco che invece di discutere nei modi istituzionali usa i social per offendere chi con responsabilità ed onore porta sulle spalle più di un secolo di storia", così Alessandro Rampiconi segretario Fiom, commentando in un post l’articolo de La Nazione sullo scontro social tra la Cgil e l’assessore comunale allo sviluppo, Sergio Cardinali, ex dirigente della stessa Cgil. Il tema comprende l’Ast, l’accordo di programma che non c’è e l’ultimo summit ministeriale del 30 dicembre. "Da una ricostruzione che fa l’assessore - continua Rampiconi – sembrerebbe che il sindaco si sia risentito perché avrei altazo un dito indicandolo, a 5 metri di distanza, mentre gli contestavo che non poteva parlare come segretario di Alternativa Popolare e che anche la destra aveva fatto campagna elettorale sulla soluzione dell’energia contro lo stesso Bandecchi. Pensavo che tutto sarebbe finito con la minaccia “abbassa il dito che te lo spezzo”, come se il mio ditino potesse rappresentare chissà quale minaccia. E invece si è proseguito, negando di fatto il confronto democratico nel merito". Lo stesso articolo è commentato in un post dall’assessore Cardinali: "Sul passato di Ast siamo d’accordo e sul futuro dobbiamo trovare soluzioni equilibrate tra azienda e cittadini, tra produzioni e ambiente, e questo senza il bisogno di risolutori improvvisati, visto che il lavoro è stato avviato e per la prima volta in questi termini (e non mi riferisco ai sindacati)". Ma sull’assessore Cardinali si abbattono gli strali di Mascia Aniello, ex assessore comunale all’ambiente, che si è dimessa nei mesi scorsi proprio per divergenze sul binomio Ast-ambiente. "Sulla stampa si legge un grottesco resoconto dell’assessore su Arvedi Ast, fantomatico accordo di programma, sostenibilità e sviluppo – tuona Aniello –. Cardinali rammenta che il 18 aprile 2024 “la Giunta di Terni approva la delibera che dà il via definitivo alla bonifica della discarica” (di Pentima-Valle, una delle più velenose d’Italia). E’ sbagliato: non ci sarà nessuna bonifica della discarica. Lo scorso 18 aprile, col mio solo voto contrario, la Giunta comunale dava il via libera all’ennesimo sfregio contro Terni, salute e ambiente, regalando ad Arvedi Ast l’ampliamento della megadiscarica di fanghi per 50 anni".
CronacaZuffa sull’Ast, tutti contro tutti. Fuoco incrociato su sindaco e Giunta