Perugia, primo agosto 2017 - «Anna non se ne andrà mai. E non solo adesso, succederà lo stesso tra due, tre anni. Lei fa parte delle nostre vite». Commosso, emozionato, Tullio Solenghi ricorda l’amica di sempre. E’ passato un anno dalla scomparsa di Anna Marchesini ma il ricordo e l’affetto di chi insieme a lei formò il celeberrimo Trio restano fortissimi, indelebili.
«Parlo anche a nome di Massimo Lopez – prosegue Solenghi –, abbiamo passato 12 anni plasmando ognuno di noi sugli altri due. Anna fa parte del nostro modo di ragionare, di esprimerci, è con noi quando siamo in scena. Adesso giriamo l’Italia con il nostro show, saremo anche ad Assisi, ogni sera c’è un suo ricordo ed è uno dei momenti più emozionanti, accolto da un applauso interminabile». Un legame oltre il tempo... «Credo che Anna sia una presenza fissa nelle nostre vite, anche private. Siamo stati soprattutto tre amici che si sono uniti per fare spettacolo e divertirsi, da lì è nata quella magia di cui lei era parte preponderante». Perché è così amata da tutti? «Per la sua unicità, di Anne Marchesini non ne sono nate prima e non ne nasceranno più. E non parlo solo di grandezza come comicità ma di uno specifico modo di intendere il teatro e l’arte. E’ stata uno di quei capiscuola che segnano un’epoca, il ricordo non va via perché la sua impronta è stata un solco profondo». Il ricordo del cuore? «E’ legato a uno dei suoi personaggi più clamorosi, Flora, la casalinga orvietana. Esisteva realmente, un giorno eravamo a un pranzo meraviglioso a casa dei suoi genitori a Orvieto. Anna chiamò Flora e la fece parlare mentre noi, nascosti dietro le finestre abbassate, ascoltavamo e sperimentavamo l’originale. Divertentissimo». Le manca oggi? «Sì, assolutamente. Perché la telefonata con lei era una costante per parlare di tutto, a 360 gradi. E’ rimasto un forte legame con Virginia, sua figlia che considero una nipote aggiunta, quando era piccola la portavo in passeggino durante le tournée. E sono in contatto con sua sorella e suo fratello, ogni tanto stemperiamo insieme il ricordo di Anna».