SILVIA ANGELICI
Economia

La "Bcc" Umbria debutta sul mercato

Con 30 filiali e 36mila clienti l'Istituto promette aiuti a famiglie e imprese

Esordio sul mercato della Bcc

Perugia, 30 giugno 2016 - Nome: Bcc Umbria Credito cooperativo. Segni particolari: da domani, data ufficiale della fusione, la neo banca ha già pronto un pacchetto da 100 milioni di euro da mettere in campo con servizi e offerte destinati a privati, famiglie, imprese e professionisti. L’Istituto di credito cooperativo promette «assistenza» nel territorio e per il territorio, in tutti i settori produttivi, agricoltura compresa. Bcc Umbria, che avrà sede legale a Perugia e direzione generale a Moiano di Città della Pieve, amministrerà masse, tra raccolta e impieghi, per quasi un miliardo e 600 milioni di euro, conterà una trentina di filiali, quasi duecento dipendenti e 36mila clienti. Avrà un territorio di competenza pari a circa i due terzi dell’Umbria oltre ad alcuni comuni fuori regione. Il nuovo istituto di cerdito, che prende vita dalla fusione di CrediUmbria e Credito cooperativo umbro, è stato presentate ieri al salone d’Onore di Palazzo Donini. A illustrare numeri, caratteristiche e obiettivi, gli attuali presidenti e direttori delle due banche, rispettivamente Palmiro Giovagnola e Stefano Capacci per CrediUmbria e Luca Pecetti e Marcello Morlandi per il Credito cooperativo umbro.  L’organigramma di Bcc Umbria vedrà invece Giovagnola presidente, Pecetti vicepresidente, Morlandi direttore generale e Capacci vicedirettore generale. Alla conferenza stampa è intervenuta anche la governtarice dell’Umbria Catiuscia Marini. «Vogliamo continuare a lavorare a sostegno dell’economia regionale – ha esordito Giovagnola –. Le iniziative a favore del credito che lanciamo oggi vogliono essere una dimostrazione di ciò. Ci auguriamo che ci siano sin da subito richieste così che questi fondi possano essere effettivamente erogati e messi a disposizione del nostro territorio». Nel dettaglio, sono stati presentati mutui particolarmente vantaggiosi per l’acquisto, costruzione, ristrutturazione o riqualificazione energetica della prima casa, e finanziamenti agevolati a famiglie, imprese e liberi professionisti, per spese scolastiche e mediche, mobili ed elettrodomestici, auto nuove e usate nel primo caso, per investimenti negli altri due casi. Previsti anche finanziamenti specifici destinati alle imprese agricole legati ai contributi della Pac, al Psr dell’Umbria, all’innovazione meccanica e gestionale, alla filiera del vino o, per esempio, alle attività agrituristiche. «Plaudiamo e guardiamo con attenzione – ha detto Marini – alla nascita di questo nuovo soggetto. Le Bcc sono sempre state caratterizzate da un forte legame con le famiglie e l’economia reale. Poca finanza e molto credito vero alle attività economiche e produttive, a quelle realtà cioè che danno lavoro e sviluppo».