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Dario Bruschi (Fai-Cisl)
Perugia, 7 luglio - Colussi: oggi è il giorno della fabbrica. Dunque via alle assemblee, ripartite su più turni. Sindacati di categoria e Rsu dovranno far digerire ai circa 500 lavoratori, l'ipotesi dei circa 60 esuberi annunciati dai vertici dell'azienda durante l'incontro che c'è stato ieri in Confindustria. L'origine dei "tagli" è la perdita dei volumi produttivi, legati alle 4mila tonnellate di fette biscottate prrima prodotte nel sito di Petrignano ed ora spostate in Piemonte, a Cuneo. L'azienda ha ribadito investimenti forti sul ramo dei prodotti "griffati", che stanno andando forte sul mercato e che dunque offrono una redditività più elevata, mentre non nega la frenata delle linee prodotte per conto terzi che, al contrario sarebbero poco remunerative. Promessi anche invetsimenti in campagne pubblicitarie e marketing. Intanto Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil giocano le loro carte per tamponare lo spettro degli esuberi. All'orizzonte ci sarebbero gli ammortizzatori sociali, ma anche gli incentivi all'uscita e i prepensionamenti.