
Tra le categorie merceologiche che nel 2024 hanno realizzato negli Usa il maggior fatturatoci spiccano aerospazio, bevande, macchinari e moda (Foto repertorio Afp)
Perugia, 18 marzo 2025 – I settori dell’economia umbra potenzialmente più esposti ai dazi americani annunciati da Donald Trump sono quelli per i quali il mercato statunitense è particolarmente rilevante. Tra le categorie merceologiche che nel 2024 hanno realizzato negli Usa il maggior fatturato, comprendono settori fondamentali dell’economia umbra, come l’aerospazio, le bevande, i macchinari, la moda. Senza contare che le esportazioni umbre di vino e bevande alcoliche negli Stati Uniti valgono, da sole, oltre 13 milioni di euro, circa l’1,8% dell’export totale”. E’ quanto rivela l’approfondimento di Elisabetta Tondini e Mauro Casavecchia di Aur (Agenzia Umbria Ricerche) che hanno elaborato i dati relativi all’export umbro nel 2024.
E che non può non tener conto della guerra commerciale tra Usa e Ue che in verità è già iniziata: "Al momento – spiega Aur - la minaccia nei confronti dell’Europa si è concretizzata con la reintroduzione di tariffe al 25% entrate in vigore dal 12 marzo, su prodotti in acciaio e alluminio. Tali dazi, introdotti già dal 2018, seppure con aliquote ridotte al 10%, erano stati sospesi per alcuni paesi “amici”, tra cui quelli Ue.
Le merci attualmente colpite comprendono diversi tipi di semilavorati e prodotti finiti, come tubi in acciaio, filo metallico e fogli di stagno, ma anche altri prodotti derivati (articoli per la casa, pentole, infissi) e diversi macchinari – solo in parte derivati da acciaio e alluminio – come attrezzature da palestra, alcuni elettrodomestici o mobili. Complessivamente – continua Aur –pesano per la metà del fatturato regionale esportato verso gli Usa, una quota che incide per 0,9 punti percentuali sulla formazione del Pil regionale. Va ricordato che gli Usa per l’Umbria continuano a rappresentare un mercato di sbocco molto importante, in crescita nell’ultimo triennio sia in valore assoluto che come quota: l’aumento nominale nel 2024, pari al 9,8% (734 milioni di euro il fatturato) . Gli Stati Uniti si riconfermano anche nel 2024 il secondo paese, dopo la Germania, per l’export umbro: dal 2022 al 2024 la quota tedesca passa infatti dal 19,9% al 16,4%, quella statunitense dal 10,5 al 12,4% e il valore è pari all’1,8% del Pil regionale.