SILVIA ANGELICI
Umbria

"Liberi Subito": la legge sul fine vita. In Umbria il 3 aprile parte la raccolta firme

Dopo la Toscana ora è la volta dell’Umbria. A darne notizia Laura Santi, affetta da sclerosi multipla e consigliera generale dell’associazione Luca Coscioni. "La legge di iniziativa popolare stabilisce procedure e tempistiche precise"

Laura e il marito Stefano

Laura e il marito Stefano

Perugia, 14 febbraio 2025 - La raccolta di firme per ottenere la legge regionale di iniziativa popolare "Liberi Subito" sul fine vita, proposta dall'associazione Luca Coscioni in tutta Italia, ha una data anche in Umbria: il 3 aprile. Intanto però chi vuole rendersi utile per mettere in moto la macchina organizzativa può consultare il sito www.liberisubito.it e registrarsi. 

A darne notizia in una conferenza stampa convocata nella sua abitazione a Perugia, Laura Santi,  affetta da sclerosi multipla e consigliera generale dell’associazione Luca Coscioni, già protagonista di tante battaglie sul diritto alla libertà di scelta e all'autodeterminazione. Con lei il marito Stefano Massoli e in collegamento Filomena Gallo, segretaria nazionale della Coscioni, avvocata che coordina il collegio legale di Laura Santi e Marco Cappato  (tesoriere dell’Associazione).

"Il diritto ad accedere al fine vita già c’è – spiega Laura Santi – c’è una sentenza della Corte Costituzionale del 2019 che lo regola, ma mancano di tempi e modalità certe e di esecutività, io sto ancora aspettando che vengano completate le procedure per il farmaco e l’autosomministrazione”. Da qui la necessità di una legge. "La legge - prosegue Santi - stabilisce procedure e tempistiche precise per l’accesso al suicidio assistito. La procedura di verifica deve concludersi entro 20 giorni dalla presentazione dell’istanza da parte del richiedente. In caso di esito positivo, entro 10 giorni vengono definite le modalità di attuazione del suicidio assistito, e nei successivi 7 giorni l’azienda sanitaria locale fornisce il supporto necessario per l’autosomministrazione del farmaco . Con questa legge, in soli 20 giorni avrei avuto una commissione medica per valutare le mie condizioni – spiega – e sicuramente avrei evitato due anni e mezzo di sofferenza mentre la malattia avanzava. Per un malato vicino a una scelta definitiva, questi tempi sono inaccettabili". 

L'Umbria dopo la Toscana sarebbe la seconda regione ad avere una legge in materia. Intanto, Gallo e Cappato hanno ricordato che i casi di suicidi assistiti in Italia sono saliti a sei dopo quello dei giorni scorsi avvenuto in Lombardia su una paziente affetta da sclerosi multipla progressiva.

Approfondisci:

La Toscana approva la legge sul fine vita: prima Regione italiana a regolamentare il suicidio assistito

La Toscana approva la legge sul fine vita: prima Regione italiana a regolamentare il suicidio assistito