Perugia, 21 marzo 2024 - "Caro Papa Francesco, ti scriviamo perché ti vogliamo bene e ti sentiamo vicino proprio come un papà o un nonno. Sappiamo che non sei stato tanto bene e ti volevamo inviare un messaggio per farti coraggio. Noi ti capiamo benissimo, anche le nostre giornate a volte sono difficili e piene di sofferenza, sembrano non finire mai". Inizia così la letterina scritta dai bambini e ragazzi della scuola nell'ospedale di Perugia, reparto di oncoematologia pediatrica.
A consegnare la lettera nelle mani del Santo Padre durante la tradizionale udienza papale a San Pietro, per la felicità dei pazienti del reparto oncologico pediatrico perugino, sono stati alcuni dipendenti della Vivenda Spa, società che gestisce il servizio di pulizie e disinfezione per l'ospedale umbro. Per l'occasione il direttore generale del nosocomio, Giuseppe De Filippis, a nome del personale sanitario, ha donato a papa Francesco una riproduzione del baiocco, la storica moneta del Comune di Perugia, accompagnato da un biglietto. La consegna è stata fatta dalla dottoressa Maria Speranza Messei, medico di oncoematologia pediatrica, commentando poi così la lettera dei bambini: "I nostri piccoli pazienti si sono impegnati molto per scrivere la letterina e momenti come questi sono importanti anche per il processo di cura ai quali sono sottoposti".
I bimbi, oltre a preoccuparsi per lo stato di salute del pontefice, nella lettera parlano anche della loro "Scuola dei coniglietti bianchi": "Ci sono bambini di tutte le età che provengono da tanti paesi diversi e a volte noi la chiamiamo scuola 'Arcobaleno' che porta un raggio di sole nel buio della malattia". "Non appena i nostri dipendenti ci hanno manifestato la volontà di recapitare una lettera al pontefice - racconta Giovanni Malagnino, direttore della filiale Umbria per la Vivenda Spa - ne abbiamo parlato immediatamente con l'azienda ospedaliera che ringrazio sentitamente per il supporto e l'incoraggiamento a portare avanti l'iniziativa spontanea".