SILVIA ANGELICI
Umbria

Nerina torna a casa: ritrovata la capretta scomparsa. Un'intera comunità sulle sue tracce

L'animale era un regalo dei nipoti ai nonni. Era scappata dall'ovile all'inizio del mese dopo essersi allontanata da Astucci nei boschi al confine fra Umbria e Toscana

Città di Castello, 24 giugno 2024 - Era scomparsa ad inizio del mese dopo essersi allontanata da Astucci nei boschi al confine fra Umbria e Toscana. Così un' intera comunità si è messa sulle sue tracce ed alla fine è tornata all’ovile della famiglia che l’ha adottata. Una storia a “quattrozampe” a lieto fine che ha per protagonista “Nerina”, una capretta dal mantello nero lucido, regalo dei nipoti per i nonni, come ci racconta Federico Smacchia, imprenditore agricolo e presidente della Pro Loco di Astucci-Celle-Cagnano, felice di aver ritrovato il suo animale.

Nerina è tornata in famiglia
Nerina è tornata in famiglia

“Il 6 giugno scorso i figli, Chiara e Simona sono andati a prendere un regalo speciale per i nonni, Eliseo e Liliana:  una bella capretta – precisa Smacchia  -. Dopo 3 giorni, però, per cercare di farla ambientare alla nuova casa a causa di una piccola disattenzione è scappata via veloce come il vento. Subito le ricerche guidate da un amico di famiglia, Marco, esperto di capre che ne ha utilizzate due proprio per cercare di localizzare Nerina ormai scomparsa nei boschi”.

La notizia in breve ha fatto il giro della valle della Scarzola e tutti i vicini, amici e associati della Pro Loco si sono messi a disposizione per setacciare ogni centimetro dei boschi circostanti. “Per i primi giorni non abbiamo ricevuto notizie e pensavamo ormai al peggio. Poi la chiamata del primo avvistamento: siamo corsi  sul posto ma niente da fare”. Nei giorni seguenti altre segnalazioni di persone che la sentivano passare grazie al campanellino che aveva attaccato al collare. “Dopo quasi venti giorni – conclude Federico – è finalmente arrivata la chiamata che nessuno di noi si aspettava: la capra era a casa dei nostri vicini, Anna e Otello, che ringraziamo di cuore. Sono riusciti a guidarla fin dentro ad un recinto utilizzando molliche di pane”.