Orvieto, 9 agosto 2024 - Otto borsoni traboccanti di argenteria, tra numerosi calici, incensiere, anche di quelle adoperate durante le funzioni religiose, vassoi, monete antiche, fruttiere, cornici e posate. La polizia in servizio sulla A1 li ha trovato a bordo di un'auto durante un controllo nell’area di servizio “Giove Ovest”. La pattuglia a dire il vero prima di decidere di perquisire il veicolo aveva capito che c'era qualche cosa che non andava.
I due giovani partenopei, incensurati di 31 e 21 anni, a bordo della Jeep Renegade, si erano infatti mostrati un po' nervosi, soprattutto quando l’attenzione dei due agenti della Stradale di Orvieto, è stata rivolta ad alcune borse, simili a quelle che si usano per far la spesa, portandoli ad effettuare un controllo più dettagliato. E infatti le otto borse contenevano una sorta di tesoro di Alibabà fatto tutto di argenti marchiati 800, e di cui i due giovani non riuscivano a giustificarne l’origine e il possesso. I due sono stati quindi accompagnati negli uffici della Stradale dove la merce è stata quantificata per un valore di circa 85.000 euro (non tenendo conto di valutazioni maggiori per gli oggetti di antiquariato), quasi un quintale di argento, 92,5 chili per l'esattezza. Circa la provenienza non vi è dubbio che possa essere il provento di più azioni commesse anche in luoghi sacri in tempi e località diversi ed il rintraccio ad opera del personale della Polizia Stradale di Orvieto è avvenuto con ogni probabilità durante il viaggio di spostamento tra il presunto luogo di primo stoccaggio e quello di destinazione e riciclaggio. Il materiale è stato sequestrato e i due ragazzi sono stati denunciati.