Perugia, 15 novembre 2024 – I big tutti schierati in campo per la chiusura della campagna elettorale in Umbria. L’imperativo è mostrare compattezza granitica in vista del testa a testa tra la presidente uscente Donatella Tesei e la sindaca di Assisi, Stefania Proietti. Ieri sera, all’Auditorium di San Francesco al Prato a Perugia sono arrivati tutti i leader del centrodestra per sostenere Tesei. Sul palco la premier Giorgia Meloni con Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi e il sindaco di Terni Stefano Bandecchi. Meloni non lesina attacchi: “Quando siamo arrivati al governo la sinistra – che ha come unica arma quella di gettare sempre fango sull’avversario perché se non puoi essere presentabile rendi impresentabile l’avversario – ha detto che sarebbe accaduto di tutto. Anche le cavallette!”. E snocciola: “Una tempesta finanziaria, il default del bilancio pubblico, la perdita dei soldi del Pnrr, l’isolamento internazionale. Hanno sperato che l’Italia affondasse con questo governo per punire gli italiani perché non hanno votato per loro. Loro preferirebbero governare un cumulo di macerie”. Poi scatta la stoccata della premier a Schlein: “Noi il loro programma non lo strapperemmo neanche se ne avessero uno. Noi possiamo fare la campagna elettorale raccontando i risultati. La sinistra, che è stata al governo negli ultimi 10 anni, adesso ha tutte le risposte: scusate, ma perché non lo avete fatto quando eravate al governo? Non c’è riuscita perché i soldi li sprecava comprando consenso facile”. Non poteva mancare un passaggio sul caso migranti: “Noi abbiamo il Pd che qualche settimana fa ha chiesto alla Commissione Ue di aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per il protocollo sull’Albania. Sapete che succede se si apre una procedura d’infrazione? Devi pagare, devi pagare, sono soldi. Voglio chiedere a Elly Schlein: quand’è che smetterete di chiedere l’aiuto fuori dalla patria per fare quello che voi non siete in grado di fare?”.
Il controcanto di Elly Schlein quasi in contemporanea arrivata a Perugia per il comizio finale a sostegno di Stefania Proietti: “Abbiamo un programma condiviso, un progetto che poggia su dei valori e li trasforma in proposte concrete, una candidatura credibile, tutte le forze alternativa alla destra unite: è successo qui, in Umbria, per voltare pagina insieme. Dobbiamo mettere la vita concreta delle persone al centro”. E qui la segretaria Dem con uno dei cavalli di battaglia di questa campagna elettorale: “Continueremo a insistere per difendere la sanità pubblica dai tagli e dalla privatizzazione di questa destra. Il voto di domenica e lunedì sarà cruciale perché umbri e italiani possano riprendere in mano il futuro e il diritto costituzionale a curarsi”. Dopo la sanità pubblica, la scuola: “Il governo vuole eliminare seimila insegnanti e duemila amministrativi: vuol dire smantellare la scuola pubblica”.
In Umbria i candidati in lista sono nove, ma la corsa alla presidenza della Regione in realtà è un duello Tesei-Proietti, con i sondaggi che non danno una chiara favorita: una volta avanti Tesei, l’altra Proietti. Sarà un testa a testa. Tre i temi determinanti di una campagna elettorale breve, ma senza esclusione di colpi: oltre alla sanità, infrastrutture e lavoro. Per Proietti, “in cinque anni di governo il centrodestra ha distrutto la sanità in Umbria, con migliaia di persone che rinunciano a curarsi perché non hanno i soldi”. Tesei ha pronta la replica: “Abbiamo trovato macerie e uno scandalo (Concorsopoli, ndr) che aveva annientato la sanità umbra. Siamo ripartiti nonostante il Covid, abbiamo abbattuto le liste d’attesa e l’88% del sistema sanitario è rimasto pubblico”. Poi le infrastrutture, con al centro Alta velocità, aeroporto e Nodo di Perugia. E infine il lavoro e le opportunità per i giovani.