Perugia, 31 ottobre 2024 - La Procura di Perugia ha iscritto nel registro degli indagati la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, ricandidata alle prossime regionali con il centrodestra, e l'assessora al Bilancio Paola Urbani Agabiti. Lo hanno anticipato Repubblica e altri media. Tuttavia, il difensore dell’assessora Nicola Di Mario ha annunciato che l’indagine è stata già archiviata dal gip di Perugia. L’avvocato ha sottolineato che “laddove non fosse stata disposta l'abrogazione dell'abuso d'ufficio, la originaria e provvisoria contestazione di reato elevata a carico della dottoressa Paola Agabiti sarebbe risultata del tutto infondata sul piano giuridico".
Secondo l'avvocato Di Mario "per comprendere l'inconsistenza dell'addebito è necessario precisare che la delibera numero 820 assunta dalla Giunta regionale Umbria in data 1 settembre 2021 non integrava alcuna strumentalizzazione della funzione da parte dell'assessore Agabiti in quanto si limitava a prendere atto della allocazione di nuove risorse finanziarie a favore del Piano sviluppo rurale della Regione Umbria in ossequio alle determinazioni assunte dal presidente del Consiglio dei Ministri in data 17 giugno 2021 e nel rispetto dei contenuti normativi di cui alla legge 23 luglio 2021".
"Trattandosi di provvedimento a contenuto recettizio e vincolato - aggiunge - non poteva configurarsi, neppure sul piano teorico, un esercizio deviato delle attribuzioni connesse alla carica istituzionale ricoperta da Agabiti. Allo stesso modo non integrava alcuna violazione di norme penali la deliberazione numero 849 del 15 settembre del 2021 assunta dalla Giunta regionale dell'Umbria. Infatti, il provvedimento amministrativo si contraddistingue come atto di pianificazione a carattere generale che, adottato all'esito delle istanze avanzate nell'ambito del cd 'tavolo verde' del 8 settembre 2021 e dei contenuti espressi nel documento istruttorio formato da personale dirigente diverso dalla dottoressa Agabiti, non ha assegnato risorse patrimoniali ad alcun soggetto beneficiario essendosi limitato ad individuare le misure di intervento ad efficacia reale e non personale.
Ciò significa che la delibera della Giunta, riguardando un tema di interesse generale (economia dell'Ente ed estensione del programma di sviluppo rurale per l'Umbria con riguardo alle filiere produttive di olio, luppolo e tartufo) risultava adottata in modo del tutto legittimo".