Perugia, 12 novembre 2024 - C'è anche un super villa a Roma nel sequestro della Finanza di Perugia con confisca di beni mobili ed immobili, per oltre 1,5 milioni di euro, riconducibili ad un imprenditore di origini pugliesi ma stabilmente dimorante da diversi anni in Umbria. L'uomo, "connotato da pericolosità sociale, era già condannato per reati in materia di stupefacenti e destinatario di misure cautelari reali, emanate nell’ambito di plurimi procedimenti penali per reati tributari, societari di riciclaggio, auto-riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori ed esercizio abusivo di attività finanziaria. Il provvedimento è stato emesso, su proposta della Procura della Repubblica al Tribunale di Spoleto, all’esito delle indagini patrimoniali effettuate dalle Fiamme Gialle. A mettere in guardia gli inquirenti il fatto che il patrimonio accumulato dall’imprenditore, esercente l’attività di consulente, fosse sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale. La puntuale ricostruzione dei finanzieri ha consentito di accertare la disponibilità da parte del “proposto” di una villa di pregio a Roma composta da 17 vani con una superficie complessiva di oltre 400 metri quadrati, fittiziamente intestata ad un familiare ma, di fatto, acquistata con provviste finanziarie tratte principalmente da una delle società riconducibili all’interessato e una moto di grossa cilindrata.
Il Tribunale applicazione della normativa antimafia, ha emesso il provvedimento ablativo dei beni. La sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti patrimoniali è stata, quindi, ricondotta all’accumulo dei profitti illeciti derivanti dalla perpetrazione, negli anni, di plurimi reati da parte dell'imprenditore.