Perugia, 27 agosto 2024 - A Terni, Spoleto e Orvieto si contano 173 detenuti in più e 88 agenti in meno, mentre il numero di reclusi con problemi di tossicodipendenza o psichiatrici è il 32,5% della popolazione carceraria. La situazione più critica si ravvisa a Terni dove il sovraffollamento fa il paio con un tasso molto elevato di detenuti in attesa di sentenza definitiva, ovvero un detenuto su tre. E' quanto emerge dalla dalla ricognizione sugli istituti di pena dell’Umbria avviata dal procuratore generale Sergio Sottani, che si concluderà giovedì quando sarà presa in esame anche la situazione di Capanne (Perugia).
Tornando alla fotografia scattata dalla Procura, nel carcere di Terni, nel corso del 2024, si sono verificati 13 tentati suicidi; 39 i casi di autolesionismo e 8 aggressioni fisiche al personale di polizia penitenziaria. Nel carcere di Spoleto sono stati 6 i tentativi, 58 i casi di autolesionismo e un'aggressione agli agenti. La situazione di Orvieto è di nessun tentato suicidio, 7 casi di autolesionismo, nessuna aggressione alla polizia. Proprio a Terni, come detto, preoccupa la situazione del sovraffollamento: a fronte di una capienza regolamentare di 422 posti letto ospita 563 detenuti (+33%), di cui 149 cittadini stranieri. I detenuti comuni sono 198, di cui 61 con posizione giuridica non definitiva: i posti letto destinati ai non definitivi sono 422 mentre per quelli con posizione definitiva il numero è pari a zero.