FOLIGNO – L’Acf Foligno ha chiuso in bellezza il 2024. Un anno che ha scritto la più bella pagina di storia calcistica del sodalizio di Sportella Marini, una società che, grazie alle imprese degli uomini di Alessandro Manni, a grandi falcate continua ad imporsi nel panorama calcistico nazionale. Anno segnato dalla vittoria del campionato e della conquista della Coppa Italia. Un bilancio record, una marcia trionfale che continua ad accompagnare il percorso dell’Acf Foligno anche in occasione della prima apparizione nel campionato di serie D che al giro di boa vede occupa la quarta posizione in classifica. Una posizione di grosso privilegio confermata dai numeri: 9 vittorie delle quali 6 in trasferta (un ruolino di marcia migliore del Livorno capolista) 4 pareggi e altrettante sconfitte.
"Abbiamo fatto qualcosa di incredibile, di impensabile – commenta Manni - per una squadra e una società che per la prima volta si è affacciata in serie D. Vincere non è mai facile. Abbiamo iniziato questa nuova avventura in serie D consapevoli che sarebbe stata un’annata complicata ma possiamo essere soddisfatti ed orgogliosi per essere riusciti a segnare un percorso che all’inizio avremmo sottoscritto senza pensarci su".
Si poteva fare meglio? "Nella vita, come nel calcio per migliorasi si può fare sempre di più. Vedremo quello che accadrà nel girone di ritorno dove vogliamo raggiungere in fretta i punti necessari per mantenere la categoria. E dopo? "Prenderci altre soddisfazioni destinate a gratificare e valorizzare il nostro potenziale umano e dare visibilità ad una società modello, un esempio per come fare calcio". Recriminazioni? "No. Fin qui le cose più belle sono arrivate lontano dal Blasone. In altre forse siamo stati premiati, per cui in futuro cercheremo di dare continuità a quanto fatto nel girone di andata". Violare alcuni terreni delle cosiddette grandi sono imprese difficili da cancellare… Non lo nego. E’ un motivo di orgoglio, un premio per l’impegno e il lavoro settimanale. L’augurio è quello di ripercorrere quando fatto prima del giro di boa".
Intanto per colmare la defezione causa le condizioni non perfette di Nicolò D’Urso, da ieri Manni può contare sul 18enne attaccante Francesco Nuti, cresciuto nelle fila del Perugia, prima di approdare alla Juventus, Cittadella e in ultimo a Trestina.
Carlo Luccioni
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