REDAZIONE UMBRIA

Dopo l’addio. I retroscena di Mauro Ricci e le fideiussioni di Santopadre

L’ex dirigente si racconta a “Un venerdì da Grifoni“. Faroni non avrebbe ancora. sostituito le garanzie.

I retroscena di Mauro Ricci e le fideiussioni di Santopadre

Il presidente del Perugia, Javier Faroni il giorno della firma con Santopadre dal notaio

Mauro Ricci il 6 novembre ha lasciato il Perugia calcio. L’ex dirigente è entrato con grande entusiasmo nel progetto e racconta, nella trasmissione “Un venerdì da Grifoni“ i perché e svela anche alcuni retroscena, su cifre e fideiussioni. Dalla possibilità di acquistare il Grifo insieme a Sciurpa, all’ingresso di Faroni. “All’inizio la richiesta di Santopadre era onerosa: fra la sua richiesta ed i debiti che erano in corso si superavano i 10 milioni. Abbiamo così deciso di abbandonare. In questo contesto c’era anche Triulzi che ci chiese di poter continuare la trattativa direttamente con Santopadre. Inizialmente si parlava di una cordata di argentini con l’80% che sarebbe stato acquistato da loro, io e Claudio con il 20%. Poi si presentò Faroni che voleva acquistare il 100% lui, non voleva metterci in difficoltà anche perché avrebbe fatto buoni aumenti di capitale sociale per riportare il Perugia ai livelli che meritava. Faroni ci disse apertamente che per lui il Perugia era una questione di business ed è anche normale. Iniziò la due diligence: lo studio Chiomenti valutò ,il Perugia intorno ai 6 milioni di euro, di cui sembrerebbe 2 milioni per l’acquisto del 100% e circa 4 milioni di debiti. Preciso che Santopadre ha lasciato nel cassetto della Lega del Perugia circa 1 milione-1,2 che erano le vendite di Iannoni e Vulikic. Di questi 4 milioni di debito, circa 1 milione e 100 è stato diluito con l’accordo con l’Agenzia delle Entrate nell’arco di 10 anni. Inoltre pare che il Perugia goda ancora delle fideiussioni che Santopadre ha lasciato. A inizio campionato, le squadre di calcio devono presentare le fideiusssioni (1 milione e duecentomila euro in questo caso) di almeno di un terzo del totale degli stipendi lordi. Santopadre è in attesa che gli vengano sostituite. Secondo atto notarile, mi dice Santopadre, andavano sostituite entro il 30 settembre“. Il perché dell’addio: “Secondo me si badava ed in parte lo capisco a cercare di risparmiare, e si è pensato poco al progetto sportivo“. Inoltre l’ex Santopadre a dicembre dovrà ricevere la seconda delle quattro tranche di pagamento, mezzo milione di euro.

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