di Francesca Mencacci
A forza di rimandare, adesso non c’è più tempo. Con gli ultimi risultati il Perugia si è infilato in un tunnel pericoloso che per fortuna ha ancora una via di uscita. Una scappatoia raggiungibile però solo con la vittoria. Stasera i biancorossi di Cosmi, contro la Cremonese di Bisoli, hanno quindi solo un risultato a disposizione.
Il Grifo ha ancora la possibilità di uscirne da solo, ma deve prendere atto che le troppe occasioni buttate al vento nel corso della stagione hanno, prima, fatto svanire la possibilità di ambire a qualcosa di più appagante e poi hanno causato una situazione decisamente pericolosa. La squadra, dopo la sconfitta con il Cosenza, ha proseguito la settimana nel ritiro di Roccaporena. Meno di tre giorni, intanto, ma intensi. Ha parlato il presidente Santopadre, il primo giorno, ieri è tornato a dire la sua, prima della seduta. Ha parlato con il gruppo anche Cosmi: il tecnico è rimasto deluso dalla prova della squadra, da tutto quello che non è riuscito a trasmettere e sicuramente in queste gare che restano, quattro e due sono da vincere, si affiderà a chi avrà dimostrato di aver raccolto il messaggio. L’obiettivo del ritiro era unire, compattare, ma anche capire.
Quali le scelte per la gara di questa sera contro una lanciatissima Cremonese?
I ballottaggi sono sicuramente in difesa e in attacco. Davanti a Vicario il trio più probabile è quello formato da Rosi sul centro-destra, Angella in mezzo e Falasco (in vantaggio su Gyomber) a completare il reparto arretrato. In mezzo al campo, invece, dopo due giornate di squalifica e le giuste strigliate, dovrebbe rientrare Falzerano, conferma per Carraro al centro e anche per Nicolussi Caviglia sul centro-sinistra. Le corsie esterne saranno di competenza di Mazzocchi a destra e di Di Chiara (chiamato a riscattare le ultime prove opache) a sinistra.
In attacco, invece, certo di una maglia pare essere Falcinelli, tornato al gol nella gara con il Cosenza, mentre per l’ultimo posto è ballottaggio tra Melchiorri e Iemmello con il primo che parte in vantaggio. Buonaiuto, invece, potrebbe essere la carta per cambiare la gara.
In tutto questo contesto pesa maggiormente l’assenza dei tifosi. La spinta della Nord avrebbe dato forza e vigore a un Grifo bisognoso di cure.