Il futuro del Perugia è giovane. Cresce il budget e gli strumenti a disposizione del settore giovanile biancorosso. Giovanni D’Andrea, 31 anni, oggi ne è il responsabile. La società del presidente Faroni ha messo il progetto-giovani tra le priorità del club, sperando, un giorno, anche di poter formalizzare la collaborazione con la realtà più importante dell’Argentina, il River Plate.
"Abbiamo tanti ragazzi che vivono un sogno e noi dobbiamo creare un ambiente con ambizioni importanti che concilii allo stesso tempo un percorso formativo, educativo e anche emotivo", spiega D’Andrea.
Le giuste condizioni e anche strumenti adeguati.
"Abbiamo giovani che vengono, dopo i 14 anni, anche da fuori regione, dai 16 in poi cerchiamo, insieme ad Alberto Marino, anche all’estero: tanti ragazzi vivono in convitto. La nuova proprietà ha investito nell’area scouting dal punto di vista tecnologico, ma anche migliorato l’aspetto della residenzialità, il servizio trasporti, ha inserito due psicologi, oltre al nutrizionista che segue scrupolosamente i nostri giovani. Inoltre ora abbiamo anche dei gps che ci consentono di monitorare la performance e di vedere i miglioramenti dal punto di vista fisico".
Ha raccolto l’eredità di Giugliarelli...
"Sono al Perugia da 4 stagioni, mi ha portato lui, lavoravo alla Ducato Spoleto, per me è stato un punto di riferimento nel percorso e lo è anche oggi".
Il presidente Faroni , invece, come si rapporta coi giovani.
"C’è un’attenzione quotidiana, segue le partite attraverso le telecamere Veo. L’obiettivo è quello di creare un progetto, grazie all’aumento del budget del cinquanta per cento, per essere competitivi con i migliori club italiani. Abbiamo pure intrapreso relazioni con club all’estero, anche Sudamericani".
Qual è l’obiettivo?
"Portare più giocatori possibile all’interno Curi a vestire la maglia del Perugia. Insegniamo loro i valori e l’attaccamento alla maglia".
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"Ci sono tanti giocatori aggregati in pianta stabile in allenamento con la prima squadra. Abbiamo anche scelto di mettere sotto contratto alcuni giocatori, perchè con la riforma dello sport c’è l’eliminazione del vincolo, permette una più libera circolazione – racconta D’Andrea – e può darci qualche difficoltà. La riforma Zola, invece, va a valorizzare club di C che investono come il nostro. Lavoriamo bene e insieme, c’è uno staff che ringrazio che lavora per costruire". Una squadra composta, oltre che da D’Andrea, da Raschi (Coordinatore Attività di Base), Lombardi e Ricci (Responsabili per la Primavera), Marino (Responsabile Scouting) e Maio (Coordinatore Scouting Settore Giovanile).
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